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WALL ST. SU, TRIMESTRALI MENO BRUTTE DELLE ATTESE

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La seduta di borsa di New York e’ risultata volatile, ma si e’ comunque chiusa con gli indici in buon progresso, nonostante le deludenti notizie giunte dal fronte macro e le ultime trimestrali contrastate. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0.72% a 8174, l’S&P500 l’1.09% a 845, il Nasdaq e’ avanzato dell’1.04% a 1504.

L’economia statunitense resta debole, come hanno dimostrato i dati sul settore immobiliare, che hanno registrato unaflessione record, ed i numeri sulla fiducia dei consumatori, piombati ai minimi assoluti. Tuttavia, alcuni risultati societari migliori di quanto temuto da alcuni analisti, hanno fornito un pretesto agli investitori per continuare a comprare, constatando il fatto che nonostante i tempi di recessione, alcune aziende riescono ancora a limitare l’impatto della crisi.

E’ il caso di Peabody Energy, Energizer, United States Steel e Netflix tra le altre, tutte in buon progresso dopo aver riportato utili migliori del consensus. Thomas Nyheim, portfolio manager di Christiana Bank & Trust sottolinea che “e’ da ritenere importante come le aziende al di fuori del travagliato settore finanziario siano in grado di riportare degli utili, e comunque di non deludere le stime con ampio margine”.

Ad avanzare e’ stato anche il titolo del colosso delle carte di credito American Express che, nonostante i profitti inferiori alle attese, ha emesso un outlook meno peggiore del previsto sulle future perdite, rassicurando gli investitori sulle attivita’ del gruppo. Acquisti anche sul colosso dei chip per la telefonia mobile Texas Instruments, avanzato del 4% circa, dopo aver battuto le attese degli analisti con un utile per azione di 21 centesimi. L’azienda ha pero’ annunciato un taglio al proprio staff per 3400 posti di lavoro.

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Riduzione del personale anche per IBM, costretta ad eliminare 2800 posizioni nelle divisioni vendite e software. Sono risultati in linea i risultati di Verizon, mente ha deluso il gigante chimico DuPont, con una perdita pari a $629 milioni. Subito dopo la chiusura delle borse, occhi puntati sul gruppo media online Yahoo! che secondo alcune indiscrezioni sarebbe pronto a comprare il New York Times.

Tra gli altri titoli, si e’ messo in luce Bank of America, che dopo i forti cali dei giorni scorsi e’ riuscito ad avanzare di oltre l’8%; bene anche General Electric, riuscito a mettere a segno un +5%. Notizie negative sono arrivate invece da Fannie Mae, che ha annunciato di aver bisogno di una nuove infusione di capitali compresa tra gli $11 miliardi e i $16 mld per far fronte alle perdite legate ai mutui ipotecari.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico in forte calo il greggio. I futures con consegna marzo hanno ceduto $4.15 (-9%) a $41.58 al barile. Sul valutario, euro stabile nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di martedi’ a New York il cambio tra le due valute e’ di 1.3168. In ribasso l’oro: i futures con consegna aprile hanno perso $9.30 a $901.40 l’oncia. In rialzo infine i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 2.5190% dal 2.6430% di lunedi’.