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WALL ST. SI SGONFIA, NON REGGE L’EFFETTO PAULSON

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Dopo l’euforia iniziale che aveva spinto i listini azionari a registrare rialzi superiori al 3%, si ridimensiona la performance della piazza di New York, al giro di boa contrastata (controlla la performance in tempo reale). I solidi acquisti innescati dal piano di salvataggio del Tesoro Usa relativo al commisariamento dei due colossi paragovernativi dei mutui immobiliari, Freddie Mac (FRE) e Fannie Mae (FNM), non hanno retto a lungo, tanto che il Nasdaq (che non gode di una massiccia presenza di titoli finanziari ed homebuilders, su cui si sono concentrati i Buy) e’ passato in rosso.

Il clima sull’industria del credito e sul settore immobiliare sembra comunque essersi relativamente disteso rispetto ai mesi precedenti. L’operazione descritta dal segretario al Tesoro Paulson, decisa per evitare una “grave tempesta sui mercati finanziari negli Usa e nel resto del mondo”, prevede l’acquisto proprio da parte del Dipartimento del Tesoro delle azioni privilegiate dei due istituti e l’investimento di ben $100 miliardi in ognuna di esse per evitare il rischio di insolvenza. Le due azioni hanno ceduto quasi interamente il valore di scambio alla luce del commissariamento: sia Fannie che Freddie segnano un ribasso superiore all’80% a meta’ giornata. La banca d’affari Merrill Lynch (MER) ha rivisto al ribasso le stime sul target price a $0.50 per FNM e $0.25 per FRE.

L’operazione in se’ ha ridato fiducia agli investitori, che ora sperano in una ripresa delle concessioni di prestito da parte delle banche ai consumatori. Tra gli altri titoli finanziari, sia Washington Mutual (WM) che Lehman Brothers (LEH) trattano in netto progresso in avvio grazie all’annuncio del cambio ai vertici delle due banche. A trattare in buon rialzo sono anche i fondi REIT (Real Estate Investment Trust) che godono dei commenti favorevoli degli analisti alla luce delle migliorate prospettive sull’industria del credito.

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Sul fronte mergers & acquisitions, confermata la trattativa di acquisto tra le due societa’ del tabacco Altria (MO) e UST (UST): la prima paghera’ $69.50 per azione (pari a circa $10 miliardi) per rilevare l’altra.

Gli operatori stanno seguendo da vicino anche gli sviluppi sul fronte energetico. In mattinata il greggio si e’ spinto oltre i $109 al barile sulle speculazioni di un rafforzamento dell’uragano Ike (abbattutosi sulle coste di Cuba nella notte) mentre si accinge ad entrare nel Golfo del Messico. I futures con consegna ottobre hanno comunque invertito rotta ed al momento segnano un ribasso di $1.18 a $105.05 al barile. La scorsa settimana hanno riportato una perdita di circa l’8%.

Sugli altri mercati, sul valutario, l’euro continua a cedere terreno nei confronti del dollaro, scivolato ai minimi di 11 mesi gia’ in mattinata sotto quota 1.42. Al momento il cambio tra le due valute e’ pari a 1.4112. In rialzo l’oro a $805.80 (+$3.00) l’oncia. In ribasso i Titoli di Stato: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 3.73%.

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