I listini americani hanno aperto agli scambi in territorio positivo (controlla la performance in tempo reale). Gli operatori sono rientrati sull’azionario attratti dai prezzi partixolarmente depressi di molti titoli quotati in seguito al massiccio sell-off di ieri che ha di fatto dimezzato il rally effettuato nelle sei sedute precedenti, con il Dow Jones che ha segnato il peggior quarto calo di sempre in valore assoluto.
In calendario non sono presenti aggiornamenti macroeconomici di rilievo, di conseguenza sara’ riposta grande attenzione sugli sviluppi societari. A polarizzare l’interesse degli investitori sara’ senza dubbio il settore dell’auto in occasione del rilascio delle vendite mensili per cui gli analisti si attendono un calo compreso tra il 20% ed il 40%.
C’e’ anche grande attesa per la presentazione dei piani strategici da parte dei tre colossi americani (General Motors, Ford e Cherysler) al Congresso Usa per ottenere i fondi governativi che eviterebbero il processo di bancarotta delle societa’. Nei minuti iniziali si respira un certo ottimismo a riguardo, con GM in progresso del 7% e Ford salito del 5% circa. Stando ad alcune voci riportate dai media americani il n.1 di GM, Rick Wagoner, sarebbe disposto ad accettare uno stipendio di $1 all’anno.
Avanza la conglomerata industriale General Electric dopo aver confermato il dividendo per il prossimo anno fiscale. La societa’ ha anche ristretto il range delle stime sugli utili del prossimo anno fiscale, in prossimita’ della parte bassa della forchetta stimata precedentemente.
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Nel settore finanziario, sotto i riflettori Goldman Sachs in seguito ad un articolo pubblicato dal Wall Street Journal in cui si legge che la perdita trimestrale per la banca potrebbe essere pari a $5 per azione, ovvero 5 volte le attuali stime degli analisti.
Tra i titoli hi-tech, pressioni ribassiste sul produttore di computer palmari Palm. Il titolo e’ arretrato del 18% dopo l’allarme lanciato dalla societa’ su un calo delle vendite e sulla necessita’ di ridurre la forza lavoro.
Tra i titoli retail, Sears ha comunicato un’estensione delle perdite trimestrali a causa di un calo del 9% delle vendite (l’azienda ha comunque annunciato un piano di riacquisto di azioni proprie per $500 milioni); Staples ha riportato un calo del 43% dei profitti.
Sugli altri mercati, poco variato il petrolio: i futures con consegna gennaio sono in ribasso di $0.12 a $49.16 al barile. Sul valutario, l’euro e’ in recupero nei confronti del dollaro a quota 1.2734. In rialzo l’oro a $780.40 l’oncia (+$3.60). Scendono i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 2.7510%.
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