Società

WALL ST: SELL-OFF LEGATO ALLE PROSPETTIVE SUI TASSI

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

Ondata di vendite sulla borsa di New York con i listini che hanno esteso le perdite della sessione precedente pressati dalle prospettive sui tassi d’interesse dopo che gli ultimi dati macro hanno confermato un’accelerazione dei prezzi. Il Dow Jones, arrivato a segnare una perdita intraday di 150 punti, ha ceduto lo 0.95% a 13466, l’S&P500 lo 0.88% a 1517, il Nasdaq e’ arretrato dello 0.92% a 2587.

A preoccupare gli operatori sono le prospettive sui tassi d’interesse in relazione alla dinamica inflazionistica, soprattutto in seguito alle parole del capo della Fed, Ben Bernanke, che hanno allarmato su una possibile accelerazione dell’inflazione.

Cio’ non solo ha significativamente abbassato le probabilita’ di un taglio al costo del denaro ma ha addirittura incrementato le chances di un possibile rialzo dei fed funds entro la fine dell’anno.

Come ampiamente atteso dal mercato, il dato sulla produttivita’ del primo trimestre rilasciato in mattinata e’ stato rivisto al ribasso a +1.0% da +1.7%. A sorprendere e’ stata pero’ la componente del costo unitario del lavoro, triplicata rispetto alla lettura iniziale, passando da +0.6% a +1.8%. Il dato non ha fatto altro che incrementare i timori sull’aumento dei prezzi e, di riflesso, sulle decisioni di politica monetaria da parte della Banca Centrale.

Gli analisti hanno messo in evidenza come ad ampliare le perdite sull’azionario sia stata anche una componente di natura prettamente tecnica, con il Dow Jones e l’S&P500 incapaci di reggere a supporti chiave.

Parte delle debolezza e’ stata creata anche dalle forti perdite sulle piazze europee in seguito ad un warning della banca d’affari Morgan Stanley su una sensibile correzione (fino al 14%) del mercato azionario del Vecchio Continente. L’indice FTSE 100 ha chiuso in calo dell’1.6%, il francese CAC 40 ha perso l’1.5% il tedesco DAX e’ sceso del 2.2%; a Milano l’S&P/MIB ha lasciato sul terreno l’145%.

Hai mai provato ad abbonarti a INSIDER? Scopri i privilegi delle informazioni riservate, clicca sul
link INSIDER

Sul fronte societario, ad attrarre particolarmente l’attenzione degli operatori e’ stato il comparto del brokeraggio. TD Ameritrade ([[AMTD]]) e’ avanzato di oltre il 4% in seguito alla proposta di una parte degli azionisti di perseguire un merger con E*Trade Financial [[(ETFC]]) o Charles Schwab ([[SCHW]]).

Sotto pressione il comparto immobiliare a causa dell’abbassamento delle stime da parte dell’Associazione Nazionale dei Costruttori per il 2007 e il 2008. Titoli come Toll Brothers ([[TOL]]), KB Home ([[KBH]]) e Hovnanian ([[HOV]]) hanno archivato la seduta con pesanti perdite.

Nel comparto retail, in buon rialzo Guess ([[GES]]) grazie al miglioramento dell’outlook sugli utili annunciato in mattinata. In ribasso il colosso dei prodotti alimentari organici Whole Foods Market ([[WFMI]]) a causa della proposta della Federal Trade Commission di bloccare l’annunciato merger con Wild Oats Markets ([[OATS]]).

L’unico componente dell’S&P500 che riportera’ i risultati trimestrali (subito dopo la chiusura delle borse) e’ ADC Telecommunications ([[ADCT]]) per cui e’ atteso un utile per azione di 23 centesimi.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico il petrolio e’ avanzato chiudendo ad un soffio dai $66. I futures con consegna luglio sono cresciuti di 35 centesimi a $65.96 al barile. I dati settimanali sulle scorte hanno mostrato il quinto rialzo consecutivo delle riserve di benzina, ma un aumento di quelle di greggio inferiore alle attese.

Sul valutario, l’euro ha chiuso in leggero calo contro il dollaro dopo che la BCE ha alzato, come previsto, i tassi d’interesse al 4% dal 3.75% precedente. Nel tardo pomeriggio di mercoledi’ a New York il cambio tra le due valute e’ di 1.3505. In lieve flessione l’oro. I futures con scadenza agosto sono arretrati di appena 50 centesimi a $674.60 all’oncia. In lieve rialzo, infine, i titoli di Stato Usa. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 4.97%.