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WALL ST.: SEDUTA INTERLOCUTORIA CON POCHI SPUNTI

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(WSI) NEW YORK – 26 GENNAIO – A meta’ seduta il Dow Jones galleggia sopra la parita’, in frazionale ribasso il Nasdaq. Dopo la debole chiusura dei mercati asiatici e con la sensazione degli investitori di una borsa con quotazioni un po’ “tirate”, si tratta comunque di un buon risultato. In calo i volumi di contrattazione

La stagione degli utili prosegue piuttosto bene. Tra i nomi attesi oggi solo Shering Plough (SGP – Nyse) ha deluso le attese. Il mercato premia invece Lexmark (LXK – Nyse) in buon rialzo dopo aver riportato un EPS di $1,05 contro i $0,92 previsti con un fatturato il crescita del 13%.

Non convincono Hilton Hotels (HLT – Nyse) e L-3 Communication (LLL – Nyse) nonostante una trimestrale rispettivamente in linea e migliore delle previsioni.

Viaggiano attorno alla parita’ i Big attesi per oggi: Mc Donald’s (MCD – Nyse) e American Express (AXP – Nyse) mentre sale Texas Instruments (TXN – Nyse).

Tra i comparti che soffrono da segnalare i Petroliferi (XOI) dove prevalgono le vendite dopo il calo del prezzo del graggio con il future sul light crude che cede $0,49 a $30,47 al barile. In discesa anche i Metalli preziosi (XAU) che risentono del momentaneo stop all’indebolimento del dollaro. Segno meno infine anche per Biotech (BTK), Software (GSO) e Retail (RLX).

Con il segno piu’ sono da segnalare i Farmaceutici (DRG) tra i quali si distinguono Pfizer (PFE – Nyse) e soprattutto Merck (MRK – Nyse) che incassa i commenti positivi del settimanale finanziario Barron’s. In rialzo anche i semiconduttori dove oltre alla trimestrale di Texas Instruments (TXN – Nyse) si attende anche quella di Novellus (NVLS – Nasdaq).
































I MERCATI AZIONARI USA A META’
GIORNATA
MERCATI VOLUME INTERMEDIATO TITOLI IN RIALZO TITOLI IN RIBASSO NUOVI
MASSIMI
NUOVI MINIMI
NYSE 570,42 mln 1.242 1.893 217 0
NASDAQ 787,47 mld 1.377 1.650 203 4
Fonte dati: Ufficio Studi Wall Street
Italia

Sul fronte valutario il dollaro mantiene almeno in parte i guadagni messi a segno venerdi’ pomeriggio su euro (XEU) sotto quota 1,26 e yen (XJY) sopra 106. Molto dipendera’ dalle dichiarazioni del vertice G7 del 6-7 febbraio e dalla riunione del FOMC (braccio operativo della Fed) di questa settimana.

I report economici giapponesi indicano un export in netto miglioramento con l’economia del Sol levante che finalmente prova a vedere la luce alla fine del tunnel. Il dato unito all’interventismo della BoJ che compra bond denominati in dollari (gia’ $75 miliardi dall’inizio dell’anno) e vende yen lascia pero’ perplessi gli operatori. Secondo alcune stime le autorita’ nipponiche sarebbero pronte ad investire in titoli di Stato americani circa $500 miliardi per l’intero 2004.

Per oggi comunque i bond a stelle e strisce sono bersagliati dalle vendite. Il rendimento della scadenza a 10 anni (TNX) che si muove inversamente rispetto al prezzo, aveva toccato il 3,92% venerdi’ mentre oggi sale oltre al 4,10%.