Gli indici americani hanno archiviato la seduta contrastati. Bene il Dow Jones, che ha guadagnato lo 0.19% a 11141, l’S&P500 lo 0.09% a 1296, il Nasdaq e’ arretrato dello 0.25% a 2333. La sessione ha visto ancora una volta protagoniste le commodities, con il greggio schizzato ai massimi di 10 settimane e l’oro ai migliori livelli di 25 anni. Con la comunicazione della trimestrale di Alcoa, si entrera’ ufficialmente nel vivo della stagione degli utili.
A contribuire all’incertezza sui mercati continuano ad essere le preoccupazioni sui tassi d’interesse e gli alti prezzi energetici. A causa degli attriti tra Occidente ed Iran, sempre per la questione del nucleare, il prezzo dell’oro nero ha segnato un massimo intraday di $68.95, guidato al rialzo dal alcuni timori sul livello generale di scorte. I contratti futures con consegna maggio hanno terminato in progresso del 2% a $68.74 al barile. I settori petrolifero e servizi petroliferi sono risultati i migliori nelle contrattazioni odierne.
In un’economia solida, come sembrerebbe essere quella americana, gli elevati prezzi energetici rappresentano un elemento di ulteriore preoccupazione dal punto di vista inflazionistico. Sembrerebbe che il mercato abbia gia’ scontato un ulteriore rialzo dei fed funds da parte della Banca Centrale Usa al 5% e, alcuni analisti, stanno valutando l’ipotesi che il costo del denaro possa essere portato al 5.5%, prima di una pausa.
La settimana in corso non sara’ ricca di aggiornamenti economici e, in aggiunta, sara’ piu’ corta a causa della chiusura dei mercati il prossimo venerdi’, per la ricorrenza del venerdi’ Santo.
Sul fronte societario, ancora una seduta positiva per Alcoa, in vista della comunicazione degli utili societari. Le previsioni degli analisti sono di 51 centesimi sugli utili per azione e di $7.15 miliardi sui ricavi. Nello stesso periodo dello scorso anno, l’EPS e’ stato di 40 centesimi, i ricavi si sono attestati a $6.29 miliardi. L’eventuale miglioramento dei risultati sarebbe da attribuire ai piu’ alti prezzi delle materie prime, alluminio in questo caso.
Nel comparto finanziario, Bank of New York, la piu’ antica banca degli Stati Uniti, ha annunciato uno swap sul business con JP Morgan che ne determina, di fatto, l’uscita dal settore retail. Il titolo ha ceduto oltre il 5%.
Nel comparto media, in evidenza Walt Disney, in progresso di un punto percentuale, sulla scia dell’offerta relativa a numerosi programmi del gruppo entertainmnet, disponibili, a costo zero, su Internet.
Fra i titoli software, in rispolvero Red Hat, salito di quasi il 9%, grazie alla vicina acquisizione di Jboss, per un pagamento iniziale di $350 milioni.
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Sugli altri mercati, ancora in forte progresso l’oro, schizzato ad un nuovo massimo di 25 anni. Il futires con scadenza maggio ha chiuso in progresso di $9.10 a $60.1 all’oncia, ma durante le contrattazioni e’ arrivato a segnare un massimo intraday di $60.2.80. Sul valutario, stabile l’euro rispetto al dollaro. Il cambio nel tardo pomeriggio di New York e’ di 1.21. Invariati anche i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni si e’ attestato al 4.96%.