Società

WALL ST.: SEDUTA DI PAUSA IL SENTIMENT RESTA BUONO

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Seduta debole per le borse americane. Il mercato e’ stato condizionato da alcuni allarmi societari e certamente dalle prese di profitto degli operatori dopo il gran rialzo di lunedi’.

Alla fine il Dow Jones ha ceduto lo 0.46% a quota 9853, il Nasdaq ha chiuso in ribasso (-0.49%) a 1980, mentre il benchmark, lo S&P500, ha terminato in calo dello 0.33% a quota 1066.

La pausa e la relativa debolezza delle borse Usa sono dovute anche al duro braccio di ferro in atto tra rialzisti e ribassisti, in prossimita’ di cruciali soglie tecniche degli indici.

Il Dow Jones e lo S&P 500 sono di fatto molto vicini ai massimi di 18 mesi, mentre il Nasdaq Composite e’ ai massimi di 22 mesi. Secondo gli analisti tecnici di Wall Street, dai charts si deduce che i livelli critici saranno nelle prossime sedute quota 10000 per il DJIA, 2000 per il Composite e soprattutto 1068 per lo S&P 500 (vedi Target News, per gli abbonati a INSIDER).

Oggi la chiusura e’ stata poco incoraggiante proprio perche’ lo S&P500 non e’ riuscito a chiudere sopra la soglia di 1068.

Riflettori sempre accesi sul mercato valutario, con l’euro sempre piu’ forte, non per meriti suoi, ma per la debolezza del dollaro. Il cambio tra le due valute in chiusura di seduta a New York, era a $1.2074.

Sugli altri mercati, da segnalare che il prezzo dell’oro e’ salito ormai stabilmente sopra la soglia psicologica dei $400 l’oncia: non accadeva da sette anni. Per l’esattezza a New York il metallo giallo e’ a 407 dollari, come conseguenza anche della quotazione toccata oggi dall’ euro contro il biglietto verde.

In assenza di dati macroeconomici, l’attenzione del mercato e’ stata concentrata sulle notizie societarie. Il colosso delle bibite PepsiCo ha annunciato che per il 2004 si aspetta EPS di $2.24-2.28, contro i $2.45 stimati dagli analisti. Buone notizie, invece, dal comparto hi-tech, con l’ottimismo di UBS sulle prospettive del colosso dei chip Intel (vedi Target News, per gli abbonati a INSIDER).

2 Dicembre 2003 22:22 NEW YORK (ANSA)

(ANSA) – NEW YORK, 2 DIC – Nemmeno il tempo di esultare per il buon avvio delle vendite natalizie e di assaporare il buon inizio di dicembre che Wall Street cade subito in territorio negativo. Archiviata in fretta la giornata di lunedi’ – spinta dalla salita robusta dell’indice Ism a novembre – la Borsa di New York vede l’indice Dow Jones cedere lo 0,46% a 9.853,64 punti, lo S&P500 lo 0,33% a 1.066,62 punti e il Nasdaq lo 0,49% a 1.980,07 punti, frastornati dall’ennesimo volo dell’euro sul dollaro, dal balzo dell’oro e dal timore che – con un’economia statunitense in fortissima ascesa – la Federal Reserve vada a rialzare i tassi di interesse fermi all’1%. Una paura che aveva già fatto capolino ieri e che – confermata la debolezza del biglietto verde – pare farsi largo, sempre più velocemente, tra gli investitori americani. Questi, particolarmente munifici nei primi giorni della lunga corsa ai regali di Natale, rischiano di vedere spuntata un’arma fondamentale per le loro spese: il costo del danaro, ancorato ai livelli più bassi dagli ultimi 45 anni. Leva utilizzata dalla Federal Reserve – fin dalla recessione del 2001 – per rilanciare l’economia statunitense la quale, adesso, sembra essere finalmente uscita dal guado dopo un terzo trimestre chiuso con un Prodotto interno lordo in crescita dell’8,2% e destinato, secondo gli analisti – a mantenersi, nell’ultima frazione dell’anno, ben al di sopra del 4%. Al termine delle contrattazioni – dopo le buone performance degli ultimi giorni – contrastati sono apparsi i produttori di microchip, con Micron Technology a perdere intorno ai due punti percentuali e Intel sostanzialmente invariata in seguito alla scelta di Merrill Lynch di alzare le previsioni relative al quarto trimestre. Poco brillante, ancora, il settore delle comunicazioni dove Liberty Media ha perso intorno ai tre punti percentuali dopo che la televisione via cavo Comcast ha ceduto le azioni possedute nell’azienda attraverso una transazione con Goldman Sachs. In calo, nel campo del videonoleggio, Blockbuster, arretrata intorno al punto e mezzo percentuale, in coda alle indiscrezioniche vogliono Viacom in procinto di vendere la sua quota, pari all’80%, detenuta nel capitale della società. Fra i titoli in buona salute, infine, la società biotecnologica Pharmacyclics, avanzata intorno ai venticinque punti percentuali dopo avere annunciato un rapido esame degli organi federali competenti sulla sperimentazione condotta in merito ad farmaco per la cura dei tumori. (ANSA).

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