Società

WALL ST. SCOMMETTE SULLA FINE DELLA RECESSIONE

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Gli indici principali allungano i rialzi dell’avvio e tagliano il traguardo di meta’ seduta in forte progresso (controlla la performance in tempo reale), dopo che una serie di dati macro incoraggianti ha alimentato le speranze che il peggio per l’ecconomia sia ormai alle spalle. Nel frattempo General Motors ha presentato istanza di fallimento e il titolo e’ stato rimosso dal Dow Jones.

Notizie positive sono giunte dall’Institute of Supply Management (ISM), il cui indice che misura l’attivita’ manifatturiera degli Stati Uniti ha mostrato una contrazione in maggio, ma ad un ritmo piu’ moderato rispetto al mese precedente. Gli investitori lo hanno interpretato come un segnale di miglioramento del settore, che potrebbe aiutare l’economia generale a ripartire.

Un report pubblicato dal governo ha invece mostrato che la spesa per le costruzioni e’ inaspettatamente salita in aprile, registrando il rialzo piu’ marcato degli ultimi otto mesi. E’ il secondo mese consecutivo che tali cifre hanno fatto segnare un progresso. Le spese al consumo sono invece calate in aprile, nonostante il reddito personale sia aumentato al ritmo piu’ sostenuto degli ultimi 11 mesi.

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“L’Ism e’ stato migliore delle attese, e tenderei a dare particolare enfasi alla componente dei nuovi ordini di componentim che ha superato la soglia dei 50 punti. Penso che sia un segnale chiaro che ci stiamo avvicinando alla fine della recessione”, ha commentato Michael Darda, chief economist at MKM Partners LLC in, Greenwich, Connecticut. “E’ uno dei primi dati che sono arrivati sul secondo trimestre, pertanto penso che polarizzera’ l’attenzione degli operatori negli scambi odierni”, ha detto Michael Darda, chief economist di Partners LLC.

Tra i singoli comparti, sono ancora una volta i titoli legati alle risorse di base e gli energetici a mettersi in evidenza, che molti prevedono che trarranno giovamento da una eventuale crescita economica. Il colosso petrolifero Exxon Mobil balza del 3%, portandosi in vetta al paniere delle blue chip, mentre la terza produttrice al mondo di alluminio, Alcoa, avanza di oltre il 5%.