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WALL ST. SALE CON VOCI DA WASHINGTON, CASE E FARMA

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I listini americani sono riusciti a chiudere in buon rialzo dopo gli ultimi giorni di cali, grazie ad un rally maturato nell’ultima ora sulle voci di una proposta da parte dei senatori repubblicani che abbasserebbe di fatto la pressione fiscale sulle aziende americane su un arco di tempo non inferiore ad un anno. L’azionario ha immediatamente accelerato alla notizia, permettendo al Dow Jones di chiudere in rialzo dell’1.78% a 8078, alll’S&P500 di guadagnare l’1.58% a 838 ed al Nasdaq di chiudere con un progresso dell’1.46% a 1516.

Ad offrire supporto ai listini sono stati anche i risultati fiscali migliori delle attese riportati da alcune compagnie farmaceutiche, tra cui Merck e Schering-Plough, che hanno spinto al rialzo i titoli dell’intero settore. In evidenza anche il comparto immobiliare, forte dell’ultimo dato macroeconomico che ha segnalato finalmente un balzo inatteso delle vendite di case con contratti in corso nell’ultimo mese dello scorso anno.

La blue chip farmaceutica del Dow Jones ha effettuato un balzo di oltre il 6% dopo aver diffuso utili migliori delle attese pricipalmente grazie ai risparmi originati dai tagli al personale; il taglio dei costi si e’ dimostrato fondmentale anche per la rivale Schering-Plough, il cui titolo e’ cresciuto di oltre l’8% a fine giornata.

Tra le altre aziende che hanno diffuso i risultati trimestrali in giornata, hanno battuto le attese degli analisti Northrop Grumman, Emerson Electric, Automatic Data Processing, CME Group e Tyco. A delure sono stati invece il colosso chimico Dow Chemical, che ha riportato una perdita di $1.55 miliardi nell’ultimo trimestre, ed il produttore di chip Sandisk, dettosi “deluso” dall’ultima perdita trimestrale di $1.9 miliardi. Notizie poco incoraggianti anche dalla famosa catena di grandi magazzini Macy’s che ha annunciato l’eliminazione di 7000 posti di lavoro e l’abbassamento del 62% del dividendo.

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L’entusiasmo finale diffusosi sull’intero comparto azionario ha coinvolto anche il titolo della casa automobilistica Ford, il cui titolo e’ riuscito a recuperare dai minimi giornalieri toccati subito dopo la comunicazione di un impressionante calo delle vendite. E’ rimasto in rosso invece il titolo GM, che ha riportato a sua volta un tonfo del 50.8% a gennaio.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico chiusura positiva per il petrolio. I futures con consegna marzo hanno guadagnato $0.70 (+1.7%) a $40.78 il barile. Sul valutario, euro in rialzo nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di martedi’ a New York il cambio tra le due valute e’ di 1.3037. Sono continuate le prese di beneficio sull’oro: i futures con consegna aprile hanno ceduto $14.70 a $892.50 l’oncia. In ribasso infine i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 2.8420% dal 2.7190% di lunedi’.