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WALL ST: RITRACCIAMENTO GREGGIO LIMITA PERDITE

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BORSA:WALL STREET DEBOLE,VEDE STRETTA FED DOPO DATI USA/ANSA

Wall Street procede debole, in scia ai timori di un possibile nuovo rialzo dei tassi di interesse alla luce dei dati macroeconomici, che indicano un’inaspettata crescita delle compravendite di case esistenti, ed un balzo della fiducia dei consumatori, salita ai massimi degli ultimi quattro anni.

La flessione delle quotazioni petrolifere in seguito al discorso del presidente statunitense George W. Bush ha ridotto le perdite degli indici americani, che comunque restano in terreno negativo: intorno alle 18.30 il Dow Jones cede lo 0,49% a 11.248,45 punti, il Nasdaq lo 0,39% e lo S&P 500 lo 0,25%.

“L’interpretazione dei dati odierni lascia intravedere che la Fed non si fermera”, afferma Kurt Brunner, analista del Swarthmore Group. La fiducia dei consumatori americani é salita ad aprile ai massimi da quattro anni, da maggio 2002, trainata dalla ripresa del mercato del lavoro. Il rialzo a quota 109,6 ha sorpreso gli economisti che avevano previsto un calo a 106,2. L’andamento delle vendite di case esistenti ha evidenziato inoltre a marzo un inaspettato rialzo, allontanando i timori di una frenata del settore immobiliare.

Il quadro generale sembra così supportare le attese di un ulteriore rialzo del costo del denaro da parte della Federal Reserve, con gli economisti che già danno per scontato un innalzamento dei tassi di interesse al 5% in occasione della riunione di politica monetaria del prossimo 10 maggio. Il petrolio ed alcune trimestrali superiori alle aspettative hanno comunque frenato il calo degli indici.

L’intervento di Bush, che ha annunciato un piano in quattro punti per calmierare i prezzi della benzina, ha fatto scendere le quotazioni dell’oro nero sotto i 73 dollari al barile, dopo l’impennata dei giorni scorsi quando è stato messo a segno il nuovo record storico a 75,35 dollari al barile.

Fra i singoli titoli da segnalare le buone performance di Chubb e Yum. Il secondo assicuratore statunitense di corporate boards ha chiuso il primo trimestre con profitti pari a 1,42 dollari per azione, una quota superiore rispetto alle previsioni degli analisti.

Yum, il proprietario di catene di ristorazione fra le quali Taco Bell, invece ha annunciato di aver rivisto al rialzo le stime 2006, sulla scia di un primo trimestre superiore alle aspettative: quest’anno l’utile per azione dovrebbe attestarsi a 2,81 dollari per azione, in crescita rispetto ai 2,79 precedentemente stimati.

Salgono anche Sun Microsystem ed At&t. La prima, nonostante la deludente trimestrale, ha beneficiato del cambio ai vertici: dopo 22 anni l’amministratore delegato, Scott McNealy ha lasciato l’azienda. Al suo posto arriva Jonathan Schwartz. I titoli At&t, invece, traggono vantaggio dai buoni dati del primo trimestre, che evidenziano una crescita dell’utile superiore alle attese. Progressi anche per Lockheed, dopo il balzo dell’utile nel primo trimestre e la revisione al rialzo delle stime 2006.

In calo invece Dupont nonostante la buona trimestrale, e Lucent a causa delle deludenti vendite. Cedono, infine, anche Ballard Power Systems e Sepracor.