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WALL ST. RITRACCIA DOPO QUATTRO GIORNI DI RIALZI

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Partenza in rosso per l’azionario americano che viene da quattro sedute consecutive di guadagni, alcuni dei quali si sono materializzati nonostante la forza del dollaro. Tuttavia oggi il rafforzamento del biglietto verde e’ finito per essere troppo marcato perche’ il mercato possa sostenerlo. Il Dollar Index ha accumulato un rialzo dello 0.7% a quota 77.25, dopo aver raggiunto i livelli piu’ alti di due mesi.

Non sono sufficienti le notizie secondo cui Wells Fargo restituira’ tutti i $25 miliardi ricevuti in prestito dal governo nell’ambito del piano TARP. I titoli scambiano in rialzo del 2% dopo che l’azienda ha annunciato che emettera’ $10.4 miliardi di titoli. In seguito a tale annuncio Deutsche Bank ha deciso di alzare il rating della banca a Buy da Hold, sottolineando di aspettarsi un quarto trimestre solido da parte della societa’.

Nel frattempo Best Buy ha battuto le attese ma e’ caduta vittima del piu’ classico dei “sell the news”. La maggiore catena di elettronica al consumo degli Stati Uniti ha battuto le attese, registrando nel terzo trimestre fiscale un risultato netto di $227 milioni, ovvero 53 centesimi per azione, in rialzo dai $52 milioni, ossia 13 centesimi per titolo, di un anno prima e a fronte dei 43 centesimi previsti in media dagli analisti. Dopo il suono della campanella tocchera’ all’azienda di software Adobe Systems rendere note le propre cifre fiscali.

I dati macro non hanno di certo contribuito ad alimentare il morale degli operatori, con l’attivita’ manifatturiera dell’area di New York che e’ scivolata piu’ del previsto in dicembre, sui minimi da luglio, mentre i prezzi alla produzione sono cresciuti dell’1.8%, piu’ del doppio rispetto alle attese. La produzione industriale e’ invece aumentata dello 0.8%, rispetto allo 0.5% delle stime, mentre la capicita’ di utilizzazione degli impianti e’ salita al 71.3%, sostanzialmente in sintonia con il 71.1% previsto in media dagli analisti.

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Prende intanto il via oggi la riunione di due giorni al termine della quale la Federal Reserve si pronuncera’ in materia di politica monetaria e mentre Wells Fargo e’ finita sotto i riflettori dopo essere diventata l’ultimo grande istituto del Paese in ordine di tempo ad aver restituito i soldi ricevuti in prestito dal governo. In calendario macro oggi e’ prevista anche la pubblicazione dell’indice sulla fiducia dei costruttori di case a cura del NAHB.

Nel giorno dell’inizio dell’incontro del Federal Open Market Committee – che solitamente non prevede alcun intervento da parte della Banca Centrale – i trader sono riluttanti a scommetere contro il biglietto verde. Nel frattempo i futures sul petrolio recuperano parte dei cali subiti ieri, mentre l’oro ritraccia sotto l’area di $1.115 l’oncia.

Dopo aver lanciato un’Opa ostile, Kraft Foods intanto sta esercitando ulteriori pressioni sulla britannica Cadbury, chiedendo di consultare le previsioni sul fatturato a lungo termine e sui margini della produttrice di cioccolato su cui ha messo il mirino. Tempo permettendo, dopo oltre due anni di ritardi e complicazioni, oggi Boeing prevede finalmente di far volare il suo jet Dreamliner 787.

Sugli altri mercati, nell’energetico avanza con moderazione il greggio. Al momento i futures con consegna dicembre scambiano in rialzo di di $0.27 a quota $69.78 il barile. Sul valutario, il dollaro guadagna terreneo nei confronti dell’euro, con la moneta unica che scende a quota $1.4537. In ribasso i prezzi dell’oro: i futures con scadenza dicembre segnano un calo di $9.40 a quota $1114.40 l’oncia. In contrazione i prezzi dei Titoli di Stato, con il rendimento sul benchmark decennale che e’ salito al 3.5900% dal 3.5460% di ieri.