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WALL ST. RISALE, NIENTE BRUTTE SORPRESE DA PIL

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Gli indici americani sono avanzati dopo che gli ultimi dati macro hanno evidenziato una contrazione dell’economia meno marcata del previsto e il taglio dei tassi d’interesse ha migliorato le prospettive di recupero del mercato del credito. Il Dow Jones ha guadagnato il 2.11% a 9180, l’S&P500 il 2.57% a 954, il Nasdaq e’ avanzato del 2.49% a 1698. Gli analisti mettono in evidenza che il calo dei rendimenti spingera’ verso il basso il costo dei prestiti per imprese e consumatori e liberera’ la liquidita’ necessaria per contrastare il rallentamento dell’economia.

Nell’ultimo trimestre l’economia americana si e’ contratta ma in misura inferiore alle attese, il dato preliminare sul Pil ha segnato un ribasso dello 0.3% mentre le attese degli economisti erano per un arretramento dello 0.5%. “Fortunatamente non ci sono state brutte sorprese” ha dichiarato a Bloomberg Jeffrey Davis, responsabile degli investimenti di Lee Munder Capital Group. “L’economia reale non e’ calata cosi’ drammaticamente come i mercati finanziari, e i tagli al costo del denaro stanno riportando una maggiore fiducia tra gli investitori”.

Va comunque notato che dai dettagli del rapporto e’ emerso un evidente rallentamento della spesa dei consumatori (maggior ribasso degli ultimi 28 anni) che conferma come la recessione stia gravando sulle famiglie americane. Da segnalare inoltre che le condizioni del mercato del lavoro restano deboli come dimostrano gli ultimi numeri sui sussidi di disoccupazione, attestatisi a livelli decisamente elevati e al di sopra del consensus del mercato. Continua a crescere infatti il numero delle aziende impegnate nel taglio del personale: l’ultimo annuncio e’ giunto dal colosso delle carte di credito American Express che ridurra’ del 10% la forza lavoro.

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Delle 309 societa’ facenti parte dell’S&P500 che hanno diffuso i risultati trimestrali fino ad oggi, 206 hanno battuto le attese degli analisti, 97 hanno deluso, ma il calo medio registrato dai titoli di queste rispetto allo scorso anno e’ pari al 12%. L’indice S&P500 e’ invece ancora in ribasso -35% dall’inizio dell’anno e -19% nel solo mese di ottobre.

Tra le aziende che hanno diffuso in giornata, Colgate-Palmolive ha battuto le attese riportando un incremento dei profitti a $499.9 milioni dai $420 mln di un anno fa; Motorola ha riportato un EPS di 3 centesimi migliore delle stime ma ha deluso sull’outlook. Bene anche la societa’ media CBS che ha rassicurato gli operatori circa l’impatto della crisi sugli introiti pubblicitari dell’industria.

Contrastati i numeri di Eastman Kodak: bene i profitti, deludenti i ricavi. Male Cigna che ha lanciato un allarme sugli utili 2009 e annunciato profitti calati del 53% (il titolo ha registrato il peggior calo degli ultimi 6 anni). Il gigante petrolifero Exxon Mobil ha riportato utili migliori delle attese, ma il calo del petrolio (vedi sotto) ha pesato sulla performance giornaliera dell’azione che dopo aver aperto al rialzo ha invertito rotta per poi chiudere poco mosso.

Royal Dutch Shell ha riportato un aumento del 22% dei profitti nel terzo trimestre, gli utili di Unilever sono cresciuti del 60% grazie alla vendite di alcuni asset, il colosso giapponese di videogames Nintendo ha invece ridotto le prospettive di vendita per i prossimi mesi, sollevando non poche preoccupazioni nell’industria riguardo la corsa agli acquisti di fine anno.

Tra i titoli finanziari, crollo di Hartford Financial Services Group, il gruppo assicurativo che questo mese ha ricevuto un’iniezione di capitali dalla tedesca Allianz SE, arretrato del 51% dopo aver riportato la prima perdita trimestrale in 5 anni a causa di svalutazioni legate ad investimenti sul comparto finanziario. Il gruppo ha anche scontato il downgrade di Morgan Stanley che ha avvertito che potrebbero essere necessari nuovi capitali.

Sugli altri mercati, in ribasso il petrolio. I futures con consegna dicembre sono arretrati di $1.54 a $65.66 al barile. Sul valutario, poco variato l’euro nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di giovedi’ a New York il cambio tra le due valute e’ di 1.2966. In progresso l’oro. I futures con consegna dicembre sul metallo prezioso hanno ceduto $15.50 a $738.50 l’oncia. Arretrano infine i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 3.9390% dal 3.87% di mercoledi’.

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