Dopo la breve pausa della vigilia, gli indici azionari americani sono tornati a spingersi al rialzo archiviando la seduta in territorio positivo. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0.37% a 9820, l’S&P500 lo 0.26% a 1068, il Nasdaq lo 0.29% a 2132. Gli indici sono avanzati sempre questa settimana, fatta eccezione per giovedi’. Buona pertanto la prova settimanale: l’indice industriale chiude con una performance pari a +2.2%, il paniere allargato S&P500 guadagna il 2.5% , il listino hi-tech sale +2.5%.
La seduta e’ stata contraddistinta da una ceeta volatilita’ per via del “quadruple witching”, ovvero la scadenza di contratti e opzioni su indici e singoli titoli. Non sono stati rilasciati dati macroeconomici di rilievo, pertanto tra gli operatori ha continuato a prevalere quel sentiment positivo basato sulla conclusione della fase recessiva e sul conseguente recupero dell’economia, come testimoniato recentemente dagli ultimi numeri sulla congiuntura Usa.
Il rally e’ ormai in atto da sei mesi, ed ha permesso ai listini di avanzare di oltre il 50% dai minimi toccati lo scorso marzo. Nonostante molti settori siano in una chiara fase di ipercomprato, gli investitori sembrano non volerne sapere di perdere il treno dei rialzi, sostenendo la corsa delle borse mondiali.
Tra le singole performance, acquisti sul gigante dei prodotti di largo consumo Procter & Gamble, i cui titoli (+3.2%) sono stati promossi da Citigroup a Buy da Hold. Ben intonate anche le azioni di Chevron, Google e SanDisk, anch’esse favorite dai giudizi positivi degli analisti. I titoli del colosso Internet hanno iniziato ad accelerare dopo che il broker Collins Stewart ha rivisto al rialzo il prezzo obiettivo, citando il buon andamento delle vendite di spazi pubblicitari online.
Credit Suisse ha rivisto al rialzo a Outperform la raccomandazione sui titoli dell’azienda petrolifera, che hanno chiuso in rialzo di circa l’1.8%. SanDisk e’ avanzata del 5.4% dopo che BofA ha alzato il rating a Buy da Underperform, citando le prospettive per un impressionante recupero sul fronte degli utili. Per tutti i dettagli sui titoli aggressivi in fase di continuazione del rialzo e difensivi in caso di volatilita’ e calo degli indici, accedi alla sezione INSIDER. Se non sei abbonato, fallo ora: costa meno di 1 euro al giorno, provalo.
Nel settore hi-tech, sotto pressione Palm (-3%). La produttrice di palmari ha annunciato che il lancio del prodotto di punta “Pre”, da molti indicato come l’anti-iPhone, non e’ stato sufficiente a far ritornare l’azienda alla reddittivita’. Palm ha perso $164.5 milioni nell’ultimo trimestre, battendo comunque le attese. Ma la revisione al ribasso dell’outlook ha lasciato l’amaro nella bocca degli investitori.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico in calo il greggio. I futures con consegna ottobre hanno ceduto $0.43 a $72.04 al barile. Sul valutario, l’euro ha ritracciato nei confronti del dollaro a quota $1.4707. In ribasso l’oro, con i futures con scadenza dicembre giu’ -$3.20 a $1.010.30. In progresso infine i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 3.4740% dal 3.3980% di giovedi’.