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WALL ST: RIMBALZO TIMIDO, MANCA UN RECUPERO DECISO

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Dopo l’avvio caratterizzato da un’alta volatilita’ i listini azionari americani si sono spinti al rialzo, in modo tiepido, recuperando anche grazie alle parole del chairman della Fed Bernanke una piccola parte delle perdite registrate nel peggior calo dal 2001. Il Dow Jones ha chiuso in progresso dello 0.43% a 12268, l’S&P500 dello 0.55% a 1406, il Nasdaq ha guadagnato lo 0.34% a 2416. Negative le performance mensili, rispettivamente di -2.8%, -2.0% e -1.9%.

L’ondata di sell martedi’ ha spinto la performance da inizio anno degli indici Usa in territorio negativo, ma il recupero della borsa cinese (il cui crollo ha contagiato i mercati mondiali) ha offerto un relativo supporto. Certamente pero’ il sentiment e’ cambiato (per i dettagli clicca su Target News).

Il volume e’ stato estremamente alto, con 2.246 miliardi di azioni scambiate al New York Stock Exchange e 2.638 miliardi sul Nasdaq. I titoli in rialzo hanno battuto quelli in ribasso per 22 a 11 sul NYSE e di 16 a 13 sul Nasdaq.

Un incoraggiamento importante per il mercato e’ arrivato dal presidente della Banca Centrale americana, Ben Bernanke, che intervenendo alla Commissione Bilancio della Camera Usa ha dichiarato che i mercati finanziari procedono sui binari giusti, che l’economia si riprendera’ nella seconda meta’ dell’anno e che non esiste alcun problema di liquidita’ sulle borse.

La strategia del “buy on the dip” (comprare sui ribassi), solitamente adottata dagli operatori dopo forti movimenti ribassisti dell’azionario con acquisti a prezzi piu’ vantaggiosi, ha dunque temporaneamente bloccato la discesa dei listini, permettendo un limitato recupero. Paul Mendelsohn, chief investment strategist di Windham Financial Services, descrive la situazione a Wall Street come “una battaglia tra chi vede il calo come un’opportunita’ di acquisto e quelli che lo prendono invece come il segnale di alert per qualcosa di peggio in arrivo”.

D’altronde i dati macro diffusi in mattinata avevano fatto ben poco per rincuorare gli investitori. Il dato sul Prodotto Interno Lordo del quarto trimestre, e’ stato rivisto ad una crescita del +2.2% dalla lettura preliminare del +3.5%; attestandosi a livelli inferiori a quelli stimati dagli analisti; e’ risultato in calo rispetto alle stime anche il Chicago PMI, sceso a 47.9 punti dai 48.8 del mese precedente, confermando una nuova contrazione del comparto manifatturiero.

In caduta libera, infine, il dato sulle vendite di case nuove crollato a gennaio del 16.6%, che e’ la peggiore variazione percentuale degli ultimi 13 anni. Le prospettive di una stabilizzazione del comparto avevano stabilito alcune basi per un recupero globale dell’economia, ma gli ultimi dati comunicati di recente non fanno altro che evidenziare un proseguimento della fase di debolezza.

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Sul fronte societario, alcuni dei titoli che avevano perso di piu’ martedi’ sono riusciti a rimbalzare mettendo a segno rialzi di tutto rispetto. Tra questi sul DJIA Procter & Gamble ([[PG]]), Walt Disney ([[DIS]]), Altria ([[MO]]) e Verizon ([[VZ]]). Bene il colosso aerospaziale Boeing ([[BA]]) che ha visto alzarsi il rating da parte degli analisti di JP Morgan.

In sostenuto progresso anche il gruppo telecom Sprint-Nextel ([[S]]), forte della trimestrale migliore delle attese; ha sofferto invece il colosso degli oggetti per la casa Home Depot ([[HD]]), che ha dichiarato di non vedere alcun segnale di ripresa del comparto prima della seconda meta’ dell’anno.

Tra i tecnologici del Nasdaq, sale il colosso informatico Apple ([[AAPL]]) dopo le dichiarazioni del COO del gruppo, Tim Cook, secondo cui l’azienda resta posizionata a lanciare il nuovo telefono cellulare iPhone il prossimo giungo, stimando vendite di 10 milioni di unita’ entro il 2008.

Nel comparto energetico, il petrolio ha archiviato la seduta in rialzo di 33 centesimi a $61.79 al barile (massimo di due mesi), dopo che i dati sulle scorte hanno dimostrato un rialzo delle riserve di greggio e un calo di quelle di prodotti distillati (per i dettagli visita la sezione Target News). La performance mensile e’ pari ad un rialzo del +5%.

Sugli altri mercati, sul valutario l’euro e’ risultato in leggero calo rispetto al dollaro. Nel tardo pomeriggio di mercoledi’ a New York il cambio tra le due valute e’ di 1.3232. L’oro e’ arretrato di $14.70 a $672.50 l’oncia. In calo i titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 4.55% dal 4.5130% di martedi’.