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WALL ST. RIMBALZA, BANCHE IN RALLY, GRAZIE BERNANKE

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Wall Street chiude in netto progresso, dopo che il numero uno della Federal Reserve Ben Bernanke ha detto di aspettarsi che la recessione terminera’ nel 2009 e che le autorita’ non hanno in programma la nazionalizzazione delle banche. In attesa di conoscere i dettagli sulle prossime mosse del governo proprio in tale materia, il paniere delle blue chip Dow Jones fa un balzo del 3.32% a 7350.94. L’indice allargato S&P 500 chiude in rialzo del 4.01% a 773.13, mentre il Nasdaq segna un +3.9% a 1441.83.

Il primo discorso che il presidente Obama terra’ al Congresso vertera’ principalmente sui temi economici e sul piano di rilancio studiato dal governo per le banche. Settore che nonostante i guadagni di oggi ha perso lo scettro di primo delle classe dell’S&P 500, ora in mano a healthcare e tecnologia.

“Il settore finanziario si e’ totalmente deteriorato”, commenta Silverblatt, senior index analyst di Standard & Poor’s, riferendosi al calo dell’80% subito dal comparto dal 9 ottobre 2007 — il punto piu’ alto toccato dai mercati da quando e’ scoppiata la crisi — alla chiusura di ieri. Ma oggi i principali istituti bancari hanno avuto una seduta decisamente positiva: Citigroup sale di oltre il 20%, Bank of America di circa il 20%. JPMorgan Chase avanza di oltre sette punti percentuali dopo aver annunciato un taglio del dividendo trimestrale di 5 centesimi da 38 cents, in una mossa che consentira’ al colosso bancario di risparmiare circa $5 miliardi l’anno. L’indice dei finanziari XLF ha guadagnato l’11% circa.


A favorire il rally dopo le ingenti perdite di lunedi’, quando gli indici erano tornati sui livelli di quasi dodici anni fa, sono state le parole del numero uno della Banca Centrale, secondo cui, se le misure per guarire i mali del sistema finanziario nazionale avranno successo, la recessione potrebbe concludersi entro la fine dell’anno, e l’economia potrebbe entrare in una fase di ripresa nel 2010.

Non si possono definire altrettanto rassicuranti le notizie che arrivano dal fronte macroeconomico, con la fiducia dei consumatori che e’ crollata a nuovi minimi storici, cosi’ come i prezzi delle case, stando a quanto riferito dagli ultimi dati macro rilasciati in mattinata. Nel frattempo la banca JP Morgan Chase ha lanciato un nuovo allarme, stimando che la recessione durera’ due anni, il tasso di disoccupazione oltrepassera’ la soglia del 10% ed i prezzi degli immobili subiranno un calo del 40% dal picco.

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Sul fronte societario, l’attenzione del mercato e’ rivolta sul colosso assicurativo AIG, salvato in extremis lo scorso anno dal governo. Sembra che l’azienda potrebbe riportare perdite per $60 miliardi e sia in trattative con la Federal Reserve Bank di New York per valutare nuove strategie. Il titolo ha chiuso in ribasso di oltre il 26%.

In forte denaro il colosso media online Yahoo!, sostenuto dall’ipotesi, ventilata dall’AD di Microsoft Ballmer, di una riapertura delle trattative con il colosso del software. Il titolo chiude in progresso di oltre il 6%. Bene anche Apple (+3.8%) che, incurante dei downgrade degli analisti, contribuisce al rally del comparto tech.

In giornata hanno rilasciato i risultati trimestrali diverse aziende, in particolare nel settore delle vendite al dettaglio, sotto pressione per il calo dei consumi. Di queste ha deluso le attese il gigante retail Target, mentre Macy’s, Nordstrom, Heinz e Home Depot hanno fatto meglio delle stime.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico, seduta positiva per il petrolio, che si riavvicina a quota $40 il barile. I futures con consegna aprile hanno guadagnato $1.52 a $39.96 al barile. Sul valutario, euro in recupero nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di martedi’ a New York il cambio tra le due valute e’ di 1.2856. Ritraccia sotto $1000 l’oncia l’oro: i futures con consegna aprile hanno ceduto $25.50 a $969.50 l’oncia. In ribasso infine i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 2.7990% dal 2.7770% di lunedi’.