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WALL ST: RIALZI AZZERATI DAL BALZO DEL DOLLARO

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La Borsa di New York arriva al giro di boa incerta tra denaro e lettera, bruciando i forti guadagni accumulati in avvio sulla scia dei dati diffusi dal governo americano, che hanno mostrato un sorprendente miglioramento dello stato di salute del mercato del lavoro.

Tuttavia dopo un avvio tonico i listini si sono indeboliti e lo hanno fatto paradossalmente proprio a causa di quelle cifre macro, la cui interpretazione ha fatto si che si innescasse una corsa agli acquisti di dollari, il cui rafforzamento e’ stato ben presto seguito da un tracollo dell’oro. I futures sul metallo prezioso stanno accusando i cali piu’ marcati da gennaio.

Il balzo della valuta americana ha allontanato gli investitori dalle commodity in generale e guardando ai singoli settori si nota come stiano venendo prese di mira in particolare le societa’ produttrici di materiali di base.

La notizia secondo cui le aziende hanno tagliato 11 mila posti di lavoro in novembre, la cifra piu’ bassa da quando la recessione e’ iniziata, a fine 2007, ha in un primo momento entusiasmato gli investitori. Ma la progressiva accelerazione del dollaro ha finito per rallentare la corsa dei listini.

“Siamo quasi tornati alla normalita’”, ha dichiarato Chris Rupkey, chief financial economist di Bank of Tokyo/Mistubishi UFJ, dopo la pubblicazione del report mensile sulla situazione occupazionale. “L’economia sta crescendo ad un ritmo piu’ sostenuto del previsto”.

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Ma i numeri giunti dal mercato del lavoro non sono state le uniche cifre economiche confortanti pubblicate in mattinata. In ottobre gli ordini alle fabbriche sono cresciuti piu’ del previsto, dello 0.6%. Gli economisti si aspettavano in media un risultato invariato. Inoltre il valore di settembre e’ stato rivisto al rialzo a +1.6% dalla lettura precedente di +0.9%.

A sostenere i rialzi sul Dow sono Alcoa, American Express e Boeing. I titoli di Bank of America resistono in linea di galleggiamento dopo una prima parte di seduta molto positiva sulla scia delle notizi secondo cui e’ riuscita a raccogliere quasi $19.3 miliardi da un’offerta di titoli venduti a $15 ciascuno. Si tratta della cifra piu’ alta mai guadagnata da una societa’ Usa in un’operazione di emissione di titoli da almeno il 2000. I titoli dell’istituto si muovono pero’ in controtendenza in avvio di seduta.

Il piano e’ studiato per consentire al travagliato istituto di restituire al governo i $45 miliardi ricevuti in prestito nell’ambito del piano di salvataggio TARP. Un evento di questo tipo lascerebbe Citigroup nella posizione spiacevole di essere l’ultima banca rimasta ad essere ancora legata agli aiuti federali.

Sul fronte delle notizie di M&A, l’AD di NBC Universal Jeff Zucker ha dichiarato ai microfoni dell’emittente Usa CNBC che la societa’ gestira’ i contenuti della sua piattaforma dopo che il deal tra GE e Comcast si sara’ concluso.

Nel frattempo si riaccende la sfida per aggiudicarsi Cadbury. Kraft ha lanciato oggi un’Opa da $16.3 miliardi sulla societa’ britannica produttrice di cioccolato