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WALL ST. RESTA POSITIVA, MA RITRACCIA DAI MASSIMI

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Al giro di boa gli indici americani continuano a muoversi in territorio positivo anche se lontani dai migliori livelli giornalieri, toccati subito dopo l’apertura. A far da volano agli acquisti e’ l’annuncio relativo alla concessione del prestito ponte da oltre $17 miliardi a Chrysler e GM da parte del governo Usa. I listini si lasciano alle spalle la debolezza iniziale originata dal downgrade dell’agenzia di rating S&P500 su una nutrita lista di grandi banche americane ed europee che aveva spinto i contratti futures in ribasso nel preborsa.

Nella conferenza stampa svoltasi nella mattinata di New York, prima dell’apertura delle borse, il presidente Bush ha affermato che saranno concessi i tanto attesi fondi alle Tre Big di Detroit per un valore complessivo di $17.4 miliardi, $13.4 dei quali saranno stanziati immediatamente, il resto sara’ reso disponibile a partire da febbraio. I titoli GM e F sono schizzati al rialzo alla notizia con un guadagno rispettivamente di +12% e +5%.

Non mancano i critici del piano di salvataggio. Poiche’ non e’ stato presentato alcun business plan da parte dell’industria dell’auto di Detroit, molti analisti neutrali sostengono che e’ molto difficile aspettarsi che le tre Big cambino radicalmente il loro approccio al mercato e ai prodotti. Intanto il governo americano continua a sperperare i soldi pubblici per settori che, secondo le leggi del libero mercato, non lo meriterebbero.

Resta debole invece il settore finanziario che incassa il downgradedi S&P500 su numerosi istituti tra cui Bank of America, Citigroup e JP Morgan i cui titoli si muovono al ribasso.

Circ ail petrolio, ieri la seduta in borsa si era conclusa con gli indici in netto ribasso in parte a causa della debolezza dei titoli energetici, pressati dal nuovo tonfo del greggio, scivolato a nuovi minimi di 4 anni, sotto i $37 al barile. A meta’ seduta oggi i futures con consegna gennaio (all’ultimo giorno di scambi) sono ancora in calo: la perdita e’ pari a $1.39 a $34.83 al barile (con minimi assoluti di $33.44).

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Riflettori puntati anche sul comparto tecnologico. Il colosso software Oracle ha annunciato stime sui prossimi risultati trimestrali migliori delle attese, annunciando un EPS compreso nella forchetta $0.31-0.33 per il prossimo trimestre. Notizie positive anche da Research In Motion (BlackBerry) che ha riportato un rialzo del 7% dei profitti e sorpreso gli analisti con un outlook incoraggiante per il trimestre in corso grazie alle forti vendite dei nuovi telefonini palmari Storm.

Sugli altri mercati, sul valutario, euro in flessione nei confronti del dollaro a quota 1.3874. Tonfo dell’oro a $839.30 l’oncia (-$21.30). Scendono i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 2.1260%.

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