Chiuso il mese di aprile sotto il segno meno, la Borsa di New York apre maggio con un rimbalzo tecnico che spedisce tutti gli indici in territorio positivo: altermine degli scambi, il Dow Jones guadagna lo 0,86% a 10.314,00 punti e lo S&P 500 lo 0,93% a 1.117,55 punti mentre il Nasdaq avanza dello 0,97% a 1.938,72 punti dopo la debacle della scorsa settimana.
Trainato da buoni risultati congiunturali – la spesa edilizia a marzo è salita dell’1,5% mentre l’indice Ism manifatturiero di aprile, pur in lieve ribasso, si è confermato solido – il mercato ha sfruttato, almeno per una volta, la spinta dei titoli tecnologici, favoriti dalle prestazioni di spessore delle case produttrici di semiconduttori.
Con un occhio alla giornata di martedi’ – quando il Federal Open Market Committee renderà note le proprie decisioni in materia di politica monetaria – gli investitori hanno accantonato le riflessioni sui tassi di interesse dedicandosi, per una seduta, a sfruttare le occasioni proproste dai ribassi dei giorni scorsi.
A fine scambi – come detto – ottimo il comportamento dei titoli high-tech guidati dal leader mondiale nella produzione di microchip Intel avanzato intorno al punto percentuale in coda alla crescita del 32% (a 16,3 miliardi di dollari) delle vendite globali di semiconduttori a marzo. Sulla scia di Intel, bene sono andate anche Adobe (increscita di sei punti percentuali circa), gratificata da stime sui profitti trimestrali di rilievo, oltre a Microsoft (in progresso intorno al punto percentuale) e Cisco Systems (salita di circa un punto e mezzo percentuale).
Notizie rosee, nel campo aeronautico, per Boeing – avanzata intorno ai due punti percentuali in coda al contratto da 524 milioni di dollari con la Nato per la fornitura di Awacs – mentre in quello biotecnologico, positiva è risultata per Amgen, progredita di due punti e mezzo percentuali circa dopo che la Food and Drug Administration ha dato il suo placet su due prodotti farmaceutici.
In negativo Taser calata intorno ai due punti e mezzo per centuali dopo la corsa a perdifiato delle scorse settimane. A rallentare la marcia, hanno contribuito i rilievi del settimanale Barron’s il quale ha messo in dubbio una crescita ulteriore del titolo Taser in seguito alle scorribande del recente passato.