Società

WALL ST. REAZIONE TIMIDA A TRIS DI DATI INCORAGGIANTI

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

Il mercato si avvicina al giro di boa dell’ultimo giorno di scambi di gennaio in negativo, vanificando i rialzi iniziali. Guadagni che erano stati resi possibili dalla pubblicazione del PIL, della fiducia dei consumatori e del Chicago PMI, tutti migliori del previsto.

Con gli investitori che hanno iniziato a digerire i dati, in particolare quello sul PIL, gli indici hanno perso gradualmente la spinta e non riescono piu’ ad arginare le perdite accumulate sin qui nel 2010.

L’espansione economica e’ stata pari al 5.7% negli ultimi tre mesi del 2009. Per trovare una cifra cosi’ alta bisogna risalire al terzo trimestre del 2003. Tuttavia il messaggio degli economisti e’ che non bisognerebbe cantare vittoria troppo presto. A preoccupare e’ in particolare un dato presente nel report: le spese al consumo.

“Le cifre del PIL sono state accolte dai trader con un entusiasmo tiepido”, osserva Todd M. Schoenberger, managing director di LandColt Trading, precisando che “la delusione piu’ grande e’ stata la spesa al consumo, che ha contribuito solo all’1.44% del dato”.

Se si considera che il 70% circa della crescita economica proviene dai consumatori americani, l’outlook per i prossimi trimestri e’ particolarmente incerto. Soprattutto tenendo conto della situazione occupazionale ancora critica del Paese.

Per i tuoi investimenti, segui il feed in tempo reale di Wall Street Italia INSIDER. Se non sei abbonato, fallo subito: costa solo 0.77 euro al giorno, provalo ora!

Il Chicago PMI e’ cresciuto a quota 61.5 in gennaio dai 58.7 di dicembre, battendo le attese. Gli economisti prevedevano un calo rispetto al mese precedente in area 57.2.

Notizie ancora piu’ positive, se possibile, giungono dal dato finale sulla fiducia dei consumatori a cura dell’Universita’ del Michigan. Il balzo al 74.4 registrato in gennaio sui livelli piu’ alti degli ultimi due anni, e’ risultato superiore a quello previsto. Per trovare un dato altrettanto positivo bisogna risalire a gennaio 2008, ovvero un mese dopo l’inizio della recessione.

Sul valutario nel frattempo il dollaro ha toccato i massimi da agosto, favorito proprio dalle notizie economiche incoraggianti. Poco variate le quotazioni del petrolio, mentre i prezzi dei Treasuries e il metallo prezioso cedono terreno.

Wal-Mart ha conquistato la vetta del Dow dopo aver incassato la promozione a Buy degli analisti di Goldman Sachs, che hanno citando le iniziative di risparmio dei costi e l’incremento dei margini. A mantenere in territorio positivo il paniere delle blue chip contribuiscono anche le buone prove di Alcoa e Cisco Systems.

In ambito di trimestrali ai conti convincenti di Microsoft, Amazon.com e Mattel hanno risposto quelli deludenti di Honeywell e Chevron. Il gigante petrolifero ha archiviato il quarto trimestre con un calo degli utili del 37%, risentendo del generale calo della domanda di diesel e benzina.

A livello settoriale le migliori performance sono segnate dai comparti:
India- INP +1.7%, US retailers- XRT +1.3%, homebuilders- XHB +1.1%, Oil HLDRS- OIH +0.8%, Steel- SLX +0.5%, Basic materials- XLB +0.4% e Ag/chem- MOO +0.3%. Le peggiori: Metals/mining- XME -1.2%, Solar power- TAN -0.7%, Clean energy- PBW -0.2%, Energy- XLE -0.1%, Euro currency shares- FXE -.25%, Gold- GLD -.25%, RBOB gas- UGA -.25% e Wind energy- FAN -.25%

Alle 18:45 circa il volume di scambio e’ di 515 milioni di pezzi al NYSE e 1.41 miliardi al Nasdaq. I titoli in rialzo contro quelli in ribasso sono 1604 a 1297 al Nyse e 1311 a 1230 milioni al Nasdaq. I nuovi massimi contro i nuovi minimi delle ultime 52 settimane sono: 39 a 6 al NYSE e 39 a 14 al Nasdaq.