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WALL ST: RALLY, AMERICANI PIU’ FIDUCIOSI

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In seguito alla diffusione in mattinata del dato relativo alla fiducia dei consumatori americani, salito nel mese di maggio sui massimi di otto mesi, i listini azionari hanno dato il via ad una corsa che e’ durata per tutto il corso della seduta, che si e’ chiusa con rialzi di almeno due punti percentuali. Il Dow Jones ha guadagnato il 2.37% a 8473, l’S&P500 il 2.63% a 910, il Nasdaq e’ avanzato del 3.45% a 1750.

Il balzo sorprendente dell’indicatore ha alimentato le speranze di una ripresa economica. Secondo Jim King, chief investment officer di National Penn Investors Trust la crescita della propensione delle famiglie americane a spendere ha colto di sorpresa gli investitori. Con il tasso di diosccupazione ancora molto alto e destinato a salire ancora, molti analisti pensavano che il morale di Wall Street sarebbe rimasto basso ancora per un po’ di tempo. “Penso che il dato sulla fiducia dei consumatori fosse uno di quelli su cui nessuno faceva troppo affidamento per sperare in un rialzo del mercato”, ha detto King.

I titoli delle aziende strettamente legate all’andamento dei consumi hanno guadagnato terreno. Tra questi la catena di abbigliamento Macy’s (+5.6%) e Best Buy, che ha registrato un progresso del 5.2%. In spolvero anche il costruttore di case KB Home (+5.8%).

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I rialzi delle aziende costruttrici di case sorprendono ancora di piu’ se si pensa al deludente aggiornamento giunto in mattinata dal mercato immobiliare. L’indice S&P/Case Shiller, che monitora l’andamento dei prezzi delle case nelle 20 maggiori citta’ Usa, ha subito un calo del 18.7% a marzo su base annua, un dato peggiore del precedente e delle stime degli analisti.

Tra i settori piu’ ispirati figurano i tecnologici, aiutati dalla corsa di Apple. Morgan Stanley ha promosso i titoli del colosso informatico citando il fatto che la crescita di uno dei prodotti di punta dell’azienda, l’iPhone, sia stata sottovalutata. Le azioni fanno un balzo del 6.7%. Meno tonico invece il comparto auto, in quella che sara’ una settimana decisiva per conoscere le sorti di General Motors. Secondo le ultime indiscrezioni gli obbligazionisti della casa in crisi avrebbero respinto l’offerta di conversione del debito in azioni.

Da qualche tempo gli investitori si interrogano sulla sostenibilita’ del poderoso rally di oltre due mesi iniziato a inizio marzo, vista la persistente debolezza dell’economia globale. Dopo i dati macro contrastanti delle ultime due settimane, cosi’ come gli innumerevoli annunci dell’emissione di titoli da parte delle banche, secondo Steven Goldman, chief market strategist di Weeden & Co. e’ probabile che il mercato risulti volatile nelle prossime settimane.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico, i futures sul petrolio Usa con consegna luglio sono avanzati di $0.78 a quota $62.45 al barile. Sul valutario l’euro cede terreno nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di martedi’ a New York il cambio tra le due valute e’ di 1.3978. In ribasso l’oro: i contratti sul metallo prezioso con consegna giugno hanno ceduto $5.60, attestandosi a quota $956.30 l’oncia. In flessione, infine, i Titoli di Stato, con il rendimento sul benchmark a 10 anni che e’ salito al 3.4930% dal 3.4480% di venerdi’.