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WALL ST. PUNTA A CHIUDERE LA SETTIMANA IN RIALZO

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Dopo le pesanti perdite dell’ultima seduta, Wall Street sta recuperando parte del terreno supportata dagli ultimi dati macroeconomici. Al giro di boa il Dow Jones guadagna lo 0.70% a 13305, l’S&P500 lo 0.64% a 1501, il tecnologico Nasdaq sale dello 0.77% a 2553.

Nella seduta di ieri i listini hanno registrato la peggiore performance degli ultimi due mesi. Gli operatori sono determinati a recuperare parte delle recenti perdite, trovando conforto nella lettura del dato sul PPI diffuso prima dell’avvio, da cui e’ emerso un affievolimento delle pressioni inflazionistiche. Il dato “core” sui prezzi alla produzione e’ risultato piatto lo scorso mese contro le attese di un progresso dello 0.2%.

A sollevare alcune preoccupazioni sull’andamento economico e’ pero’ il calo delle vendite al dettaglio, che segue i deludenti dati retail diffusi nella giornata di ieri, che non fa altro che confermare la debole condizione delle famiglie americane e della spesa dei consumatori.

Il mix di notizie potrebbe tuttavia mettere maggiori pressioni alla Federal reserve per attuare il tanto atteso taglio al costo del denaro, lasciato invariato al 5.25% lo scorso mercoledi’ per la settima volta consecutiva.

Tra le societa’ che hanno diffuso le trimestrali nell’after hour di ieri, il colosso dei chip grafici Nvidia ([[NVDA]]) sale di oltre il 5% dopo aver riportato utili e ricavi migliori delle attese; le azioni della catena retail di articoli sportivi Foot Locker ([[FL]]) stanno registrando pesanti perdite a causa del taglio dell’outlook.

Nel comparto delle telecomunicazioni, riflettori puntati su Alcatel-Lucent ([[ALU]]): la societa’ ha riportato un calo dei profitti ma emesso previsioni favorevoli sui prossimi trimestri; la banca d’affari Credit Suisse ne ha migliorato il rating a Outperform. Giudizi negativi invece per il colosso biotech Amgen ([[AMGN]]) che sconta la decisione della FDA sui cambiamenti da apportare alle etichette degli agenti stimolanti dell’eritropoiesi che potrebbe avere effetti negativi sulle vendite dell’Aranesp. Diverse banche ne hanno rivisto al ribasso il rating, costringendo il titolo ad arretrare di quasi 4 punti percentuali.

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A livello settoriale, le migliori performance sono riportate all’interno dei comparti aurifero, dei semiconduttori e telecom.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico i futures con consegna giugno guadagnano 39 centesimi a $62.20 al barile. Sul valutario, euro in recupero sul dollaro a quota 1.3518. In rialzo di $6.50 l’oro a quota $673.50 all’oncia. In leggerissimo progresso i titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 4.6460%.