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WALL ST: PROVE DI RALLY CON ENERGIA E AEREOSPAZIO

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Favoriti dalle speculazioni circa un salvataggio della Grecia e da una serie di trimestrali positive di alcune componenti del Dow, i listini hanno dato vita oggi ad un buon rally che serve da conforto dopo i cali accusati nelle ultime sedute. Per il paniere delle blue chip (oltre +2% a meta’ seduta) si tratta al momento del maggior guadagno da novembre.

Il rimbalzo ha corso il rischio di venire compromesso dal rallentamento accusato dalle banche sulla scia del declassamento dell’outlook sul debito di due big del settore da parte dell’agenzia Standard & Poor’s. Il mercato e’ riuscito pero’ a riguadagnare terreno e i listini fanno segnare rialzi superiori all’1%.

A livello di performance settoriali, energetici e produttori di materiali di base si mettono in mostra, guidando i rialzi sul paniere allargato forti entrambi di un progresso di almeno il 2%. Di tutt’altro tenore la prova dei comparti piu’ difensivi, con health car e colossi al consumo che fanno fatica ora che sui mercati e’ tornato l’appetito verso il rischio.

Spiccano il volo invece le compagnie aeree (+5%), dopo che United Airlines (+14.5%) ha reso note le cifre relative alla perfomance di gennaio. Nel primo mese dell’anno il fatturato consolidato derivante dal traffico paseggeri e’ aumentato del 2.4%. American Airlines (+9.4%) da parte sua balza sulle notizie secondo cui Japan Airlines non cedera’ alle avances di Delta Airlines e rimarra’ invece fedele alla partnership stretta con AA.

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All’interno della sfera tecnologica i guadagni sono stati in qualche modo limitati dalla delusione degli investitori per la trimestrale di Electronic Arts. La maggiore produttrice di videogame al mondo ha emesso ieri una guidance inferiore alle previsioni. L’impatto negativo della notizia si e’ fatto sentire sulla prova odierna e i titoli scivolano di quasi il 10%, schiacciati in fondo al Nasdaq.

Bank of America cede circa l’1% dopo che S&P ha deciso di tagliare l’outlook sul debito di BofA e Citigroup, citando i timori che un nuovo piano di salvataggio delle banche piu’ grosse del Paese finisca per lasciare a secco i proprietari di bond.

Nessun impatto particolare invece dai fronte macro, dove le scorte di magazzino all’ingrosso hanno subito un’inattesa battuta d’arresto dopo due rialzi mensili consecutivi. Gli economisti sono nel complesso convinti che i livelli delle scorte siano da considerare una componente fondamentale per una crescita sostenibile del PIL nel 2010.

Sul valutario scivolone del dollaro, con l’euro che dopo un mese di debolezza ha ripreso a correre. La moneta unica sta allungando il passo nei confronti della valuta americana, mettendo a segno il maggior incremento dallo scorso 11 gennaio. Sull’energetico il petrolio ha raggiunto nuove punte al rialzo a quota $74.15.