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WALL ST. PROSEGUE INCERTA IN ATTESA DELLA FED

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I listini azionari si avvicinano a meta’ seduta in timido calo, con le notizie di una mega fusione nell’industria tecnologica che pero’ non sono sufficienti a consentire al mercato di allungare il rally iniziato una settimana fa e interrotto solo lunedi’.

Si respira un certo nervosismo nelle sale operative, con gli operatori che preferiscono rimanere prudenti in attesa della conclusione della riunione della Fed. Alle 19:15 italiane la Banca Centrale rendera’ pubblico il documento che accompagnera’ la decisione sui tassi. Il mercato si attende un mantenimneto dello status quo sui tassi guida e spera di ottenere ulteriori dettagli da parte della Fed sulle operazioni volte alla risoluzione della crisi.

In merito a tali misure, non e’ da escludere che la Banca Centrale maturi un cambiamento di atteggiamento, adottando misure come un incremento dell’ammontare previsto nell’ambito del piano di savataggio per rilevare obbligazioni emesse dalle agenzie immobiliari Usa come Fannie Mae, oppure l’acquisto di Treasuries e bond societari.

Il nuovo aggiornamento sull’inflazione ha contribuito a incupire il morale degli investitori. Mentre i prezzi alla produzione avevano fatto registrare un rialzo piu’ contenuto delle attese, in mattinata i prezzi al consumo hanno mostrato una lieve accelerazione rispetto al mese precedente, attestandosi a livelli superiori al consensus.

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Sul fronte societario tutti gli occhi sono sul potenziale accordo tra IBM e Sun Miceosystems. Secondo il Wall Street Journal il colosso informatico avrebbe intavolato le trattative per rilevare Sun Microsystems in un’operazione valutata $6.5 miliardi in cash, pari al doppio dell’ultimo valore di chiusura delle azioni JAVA.

Tra le societa’ che hanno pubblicato i risultati trimestrali, hanno fatto meglio delle attese il produttore di software Adobe Systems (+7%) e la societa’ della difesa AAR,il cui titolo mette a segno un progresso percentuale a due cifre; ha deluso il consensus invece l’azienda alimentare General Mills (-8.7%). A mercati chiusi renderanno noti i risultati trimestrali Oracle e Nike. In controtendenza anche Citigroup (+20%) e Apple (+2%), che martedi’ ha lanciato l’aggiornamento del software del suo fiore all’occhiello iPhone.

Perdono terreno i petroliferi, depressi dall’indebolimento delle quotazioni del greggio dopo che le scorte settimanali sono risultate superiori alle attese. I futures con consegna aprile arretrano di $2.09 al momento, a $47.07 al barile. Si fa particolarmente pesante il calo di Royal Dutch Shell, su cui si abbatte la scure di Citigroup. Dopo il downgrade il titolo cede oltre il 5%.

Sugli altri mercati, sul valutario, avanza l’euro nei confronti del dollaro a quota 1.3112. Estende le perite l’oro a $887.70 l’oncia (-$29.10). In rialzo i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 2.950%.