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WALL ST.: PETROLIO ALLE STELLE, INDICI ANCORA IN ROSSO

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La seduta di borsa di Wall Street si e’ chiusa con gli indici negativi. Il Dow Jones ha ceduto lo 0.07% a 10.290, l’S&P500 ha perso lo 0.07% a 1.190, il Nasdaq e’ arretrato dello 0.39% a 2.045. A pesare sui mercati e’ soprattutto il rincaro del greggio che ha esteso la sua corsa schizzando ad un nuovo record. Ad aumentare le preoccupazioni degli investitori si aggiungono le deludenti previsioni sui risultati societari del prossimo trimestre.

Il petrolio resta l’”osservato speciale” del momento. Nella seduta odierna il greggio ha chiuso oltre i $60 al barile, dopo aver toccato un nuovo massimo storico di $60.95. Il contratto future con scadenza agosto e’ avanzato di 70 centesimi ed ha terminato la seduta a quota $60.54.

A poco è servito l’annuncio dell’Opec di aver iniziato le consultazioni per un ulteriore incremento della quota produttiva di 500 mila barili al giorno rispetto a quella già decisa nell’ultimo incontro.

A spingere le quotazioni oltre i $60 sono i soliti timori relativi ad un instabile bilanciamento tra domanda e offerta. Inoltre, ha contribuito al rialzo del greggio, l’annuncio dell’ “ultraconservatore” neopresidente iraniano, Mahmoud Ahmadinejad, di incrementare gli investimenti nel settore nucleare, aumentando le tensioni con gli Usa.

La settimana sara’ ricca di appuntamenti economici. Domani verra’ rilasciato il dato sulla fiducia dei consumatori di giugno. Gli analisti si aspettano un aumento a quota 104.1. Nel mese di maggio l’indicatore aveva registrato un valore di 100.2.

Nei giorni successivi, il dato sul reddito personale e il valore definitivo del Pil relativo al primo trimestre potranno offrire agli investitori una situazione piu’ chiara sullo stato di salute dell’economia a stelle e strisce. Giovedi’ l’attenzione sara’ tutta rivolta all’incontro del Fomc per la decisione sui tassi d’interesse. Le attese sono per un rialzo di un quarto di punto percentuale che porterebbe il tasso sui fed funds al 3.25%.

Passando alla cronaca societaria, si e’ distinto in positivo il colosso aerospaziale Boeing, salito di quasi il 2% in seguito all’annuncio del piano di riacquisto di 40 milioni azioni proprie e del pagamento di un dividendo di 25 centesimi per il secondo trimestre. Molto bene anche Exxon Mobil, in sintonia con l’aumento dei prezzi energetici.

Tra le altre bluechip che hanno chiuso in progresso citiamo American International Group e Home Depot. Particolarmente sotto pressione, invece, Pfizer, General Motors, Alcoa e Walt Disney.

Tra gli altri titoli, si e’ distinto in negativo Apple (-1.75%). Sulla societa’ hanno pesato gli aggiornamenti, da parte delle compagnie di telefonia mobile, su alcuni modelli di cellulari, relativi alla possibilita’ di riprodurre musica digitale.

Tra le societa’ che hanno comunicato i risultati trimestrali, Nike ha riportato un incremento dei profitti pari al 15% e un aumento dei ricavi del 7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nonostante i numeri migliori delle attese, il titolo ha ceduto quasi il 4% per via del povero outlook sui ricavi offerto per il futuro.

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In ambito di merger & acquisition, continua a destare interesse la notizia sull’acquisizione di Unocal dal parte della societa’ energetica cinese CNOOC. I dirigenti dei due gruppi si incontreranno in settimana a New York per discutere sull’affare. Il prezzo offerto da CNOOC si aggira intorno ai $18.5 miliardi.

Sugli altri mercati, l’euro e’ in progresso nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di lunedi’ a New York il cambio tra le due valute e’ $1.2157. In leggero calo l’oro. Il future con scadenza agosto ha ceduto 30 centesimi a quota $441.70. In rialzo, infine, i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 3.90% dal 3.92% di venerdi’.

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BORSA: NY DEBOLE; PETROLIO DEPRIME INDICI, VOLA GOOGLE

27 Giugno 2005 23:08 NEW YORK (ANSA) – Wall Street procede debole etermina con gli indici in territorio negativo, appesantita dallacorsa record dei prezzi del greggio: il Dow Jones cede lo 0,07%a 10.290,78 punti, il Nasdaq si attesta a quota 2.045,20 (-0,39%) e lo Standard & Poor’s 500 scivola a 1.190,69 (-0,07%).

L’ennesima impennata segnata oggi porta il barile in vistadei 61 dollari, ampliando l’allarme per le ricadute negativesull’economia mondiale. La performance record del greggio,spinta dall’affermazione alle presidenziali iranianedell’ultraconservatore Ahmadinejad, sospinge il settore energia,l’unico a vivere una seduta positiva e a salvare gli indicidella Borsa Usa da uno scivolone più pesante. Lo specialesottoindice del comparto nello S&P 500 si tiene al di sottodell’1% per il maggior progresso tra i 24 gruppi industrialiannoverati nel listino.

Tra le big del settore si segnalano i guadagni di ValeroEnergy – il titolo dello S&P 500 che nell’anno mette a segno imaggiori guadagni – che balza dell’1,73% a 80,95 dollari. Beneanche Baker Hughes, terzo maggior contractor petroliferomondiale, in progresso del 3,08%, a 51,95 dollari, dopo unupgrading degli analisti di Rbc Capital Markets. Quanti ai titoli coinvolti nella conquista della californianaUnocal (+0,15% a 65,78 dollari), gli Ads della cinese Cnoocsalgono dell’1,64% a 55,80 dollari, mentre Chevron mette a segnoun progresso dello 0,99%, a 57,25 dollari. Star assoluta del listino, in un giorno di particolare apatiadel Nasdaq, è Google che si attesta su nuovi record assolutigrazie a un’accelerata nel finale portandosi oltre i 300 dollaria quota 304,10 (+2,3%) dopo un massimo infraday di 304,47.

Scivolone invece per Cardinal Health, secondo maggiordistributore farmaceutico Usa, che sconta un profit warningsull’anno fiscale 2006 e cede il 6,74%, a 56,43 dollari. Bene Home Depot (+0,56% a 38,47 dollari), dopo l’annunciodell’acquisizione di Williams Brothers Lumber. Sugli scudi la catena di drogherie Walgreen che mette a segnoun balzo del 3,31%, a 45,85 dollari, grazie a una trimestralesuperiore alle attese degli analisti. Giornata-no invece per Apple Computer che perde l’1,75%, a 37,10 dollari), dopo un rapporto Barron’s che mette in evidenzacome il business della musica su internet troverà impulsoattraverso la telefonia mobile.

Cento milioni circa di cellularidestinati al mercato il prossimo anno avranno infattiapplicazioni standard per immagazzinare musica e scaricarecanzoni dai pc. Male International Paper (-3,14% a 31,43 dollari) e Nike (-4,01% a 85,77 dollari), che ha chiuso il quarto trimestre delbilancio 2004-2005 con risultati migliori delle attese. Lasocietà famosa per le scarpe sportive ha però annunciato chenel primo trimestre del nuovo esercizio i risultati saranno inprogresso, ma verso la parte bassa del range del 7-9% inprecedenza indicato.