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WALL ST: PESANTE SELL-OFF, MALE L’OCCUPAZIONE

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Seduta nel segno delle vendite a Wall Street a causa di un deludente rapporto sul mercato del lavoro che ha segnalato che la ripresa economica potrebbe necessitare di un tempo maggiore del previsto per recuperare dalla fase di recessione. In vista del lungo weekend (venerdi’ mercati americani chiusi per la ricorrenza dell’Independence Day) gli operatori hanno venduto a mani basse i titoli azionari, preferendo non correre rischi. Il Dow Jones ha ceduto il 2.63% a 8280, l’S&P500 il 2.91% a 896, il Nasdaq e’ arretrato del 2.67% a 1796. La sessione si e’ conclusa in via eccezionale con 15 minuti di ritardo rispetto al solito a causa di problemi legati alla connettivita’.

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Nel mese di Giugno gli Stati Uniti hanno visto svanire 467 mila posti di lavoro, peggio delle 363 mila unita’ previste in media dagli economisti. Il tasso di disoccupazione e’ inoltre salito al 9.5% dal 9.4% del mese precedente, posizionandosi sui massimi di 26 anni. A nulla e’ servito il dato migliore del previsto sugli ordini di beni durevoli.

“E’ chiaramente deludente” ha lamentato Hugh Johnson, chairman di Johnson Illington. “A questo punto non mi sorprenderebbe assistere ad una correzione compresa tra il 5% ed il 15% nei prossimi giorni”. “La situazione nel comparto del lavoro continua ad essere poco bella” dice Jack Ablin, CIO di Harris Private Bank. “Cerchiamo di guadagnare un po’ di trazione sul fronte occupazionale ma ogni mese ci troviamo a fare i conti con numeri preoccupanti”.

La prossima settimana si aprira’ la stagione degli utili. Alcoa, il gigante dell’alluminio componente del Dow Jones, diffondera’ i risultati trimestrali il prossimo 8 luglio. Gli analisti prevedono un calo medio del 31% degli utili per le societa’ facenti parte dell’S&P500, seguito da un ribasso del 21% nel terzo trimestre per poi rimbalzare +61% negli ultimi tre mesi dell’anno.

Tra le societa’ particolarmente prese di mira dalle vendite in giornata si notano le Big industriale Alcoa, Boeing e Caterpillar, in calo di oltre 3 punti percentuali. Nessun componente del Dow Jones e’ riuscito a chiudere in territorio positivo.

Tra gli altri titoli, la societa’ di outsourcing online Monster Worldwide ha accusato il piu’ duro colpo nel paniere allargato, scivolando del 9%. Lear, la seconda maggiore produttrice di sedili auto, ha annunciato di aver fatto ricorso al Chapter 11. I titoli sono crollati del 35% fino a toccare un minimo di $0.31. Male anche i titoli dell’energia, pressati dal nuovo calo del greggio. I futures con consegna agosto hanno ceduto $2.58 a $66.73 al barile.

Sugli altri mercati, sul valutario l’euro ha ritracciato nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di mercoledi’ a New York il cambio tra le due valute e’ di $1.4020. In ribasso l’oro. I contratti con consegna agosto hanno perso $10.30 a $931.00 l’oncia. Positivi i Titoli di Stato. Il rendimento sui Treasury a 10 anni e’ sceso al 3.4950% dal 3.5440%.