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WALL ST: PESANO CASO ANTRACE E ‘WARNING’

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Borse Usa in forte calo dopo l’allarmante notizia di un caso di antrace a New York. Sui mercati pesano anche allarmi utili e vendite al dettaglio.

Il settore finanziario guida i ribassi dopo che la societa’ di carte di credito Providian Financial Corp (PVN – Nyse) ha riportato per il terzo trimestre utili inferiori alle attese.

Il Dow Jones e’ trascinato dalle flessioni dei finanziari American Express (AXP – Nyse), Citigroup (C – Nyse) e della compagnia aerea Boeing (BA – Nyse) che ha annunciato il taglio di 12.000 posti di lavoro entro il 14 dicembre.

ll Nasdaq e’ gravato dai cali di Inktomi Corp (INKT – Nasdaq) e i2Technologies (ITWO – Nasdaq) e non riesce a beneficiare dei rialzi di Juniper (JNPR – Nasdaq) che ha annunciato utili al di sopra delle stime e previsioni positive per il quarto trimestre.

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Grande preoccupazione sui mercati dopo la notizia del caso di antrace di New York che ha colpito una dipendente del canale televisivo NBC e che ha provocato la chiusura della sede del quotidiano New York Times.

Gli indici non hanno trovato che un momentaneo sollievo dal discorso del sindaco di New York, Rudolph Giuliani nella conferenza stampa indetta subito dopo la notizia.

“Non ci sono ancora ‘vendite da panico’, ma gli investitori sono molto preoccupati e aspettano di vedere che cosa accade – ha dichiarato Leo Smith di Putnam Investments – qualsiasi altra notizia di casi come quello di New York, presubilmente terroristici, potrebbe incidere irremediabilmente sulla fiducia degli investiroi a partecipare al mercato”

Giuliani ha dichiarato che il batterio che ha colpito la donna non e’ dello stesso tipo riscontrato nel giornalista deceduto in Florida dopo aver contratto l’infezione da carbonchio.

Per tranquillizzare la popolazione, il primo cittadino di New York, confermando le indagini in corso, ha dato precise indicazioni: utilizzare il farmaco Cipro (efficace in questi casi), chiamare il numero d’emergenza 911 per qualunque sospetto, come ad esempio una lettera ricoperta di polvere.

Il governo, intanto, ha dichiarato che non ci sono ancora prove di terrorismo.

Ma la preoccupazione tra gli investitori non si e’ smorzata che per pochi momenti ed e’ evidentemente aumentata anche in seguito alla notizia della chiusura dell’edificio dove ci sono gli uffici del quotidiano New York Times

A deprimere gli indici, dopo il rally della seduta di giovedi’, concorrono inoltre i contrastanti dati economici e alcuni “profit warning” piovuti sul mercato.

Sotto pressione e’ finito dunque il settore finanziario, dopo che Providian Financial Corp, societa’ che emette carte di credito, ha annunciato che gli utili del terzo trimestre sono in calo rispetto a quanto precedentemente stimato.

Pesa Xerox (XRX – Nyse), che ha lanciato un allarme utili sul terzo trimestre dell’anno, annunciando utili molto al di sotto delle aspettative del mercato.

Computer Associates (CA -Nyse) ha deciso di tagliare il 5% della forza lavoro complessiva, pari a 900 dipendenti.

Sconfortano gli investitori le vendite al dettaglio negli Stati Uniti, che hanno registrato un calo del 2,4% nel mese di settembre, la flessione piu’ grande degli ultimi nove anni, per gli attacchi terroristici dell’11 settembre. Il risultato e’ nettamente inferiore alle aspettative.

A beneficiare del caso antrace, i titoli del bioterrorismo che sono schizzati verso l’alto subito dopo la notizia.

Cepheid (CPHD – Nasdaq) e American Access Technologies (AATK – Nyse), societa’ di rilevazione batteriologica, hanno guadagnato in pochi minuti oltre il 40%.

Bruker Daltonics Inc. (BDAL – Nasdaq), che sviluppa prodotti biochimici e’ cresciuto invece del 10%.

Sul fronte societario si segnalano inoltre i rialzi di Juniper Networks (JNPR – Nasdaq), che giovedi’ ha pubblicato risultati superiori alle attese.

Sul fronte macroeconomico, l’indice di fiducia dei consumatori compilato dall’Università del Michigan e’ salito a ottobre a 83,4 da 81,8 del mese precedente.

Il dato e’ positivo, poiche’ gli analisti si aspettavano un dato a 77,9.

Infine l’indice dei prezzi alla produzione negli USA ha invece registrato un rialzo dello 0,4% in settembre, mentre il ‘core rate’, ovvero l’indice depurato dalle componenti piu’ volatili, quali il settore alimentare e quello energetico, e’ aumentato dello 0,3%.

Sui listini in generale, stanno mostrando una tendenza al rialzo, i settori oro, infrastrutture per le tlc, network, farmaceutico.

In ribassi, invece, i settori trasporto aereo, assicurativo, edilizio, retail, finanziario, tessile.

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