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WALL ST: PARTENZA NERVOSA ASPETTANDO GREENSPAN

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Apertura all’insegna del nervosismo per i mercati americani. A preoccupare gli investitori alcune brutte notizie sul fronte delle aziende come le indagini sui conflitti d’interesse di Citigroup (C – Nyse) e un sondaggio sulla Corporate America dal quale emerge che le societa’ non sono ancora pronte ad aumentare la spesa per le infrastrutture e a porre un freno ai licenziamenti.

Con tale spirito si attende la testimonianza sulle prospettive dell’economia del presidente della Fed Alan Greenspan davanti al Congresso.

Appare ancora difficile per le aziende riconquistare la fiducia degli investitori quando continuano a giungere notizie di comportamenti illegali e a danno dell’interesse pubblico. Oltre a Citigroup oggi i riflettori sono puntati sul colosso farmaceutico Schering-Plough (SGP – Nyse) dopo la notizia che il governo ha avviato un’indagine sulle sue pratiche contabili. Occhi puntati anche sul colosso Northrop (NOC – Nyse) nel mirino della Sec per un accordo di fusione fallito con la rivale Lockeed Martin (LMT – Nyse).

“L’etica della Corporate America viene messa alla prova ogni giorno – ha dichiarato Nathaniel Paull, gestore di fondi per New Amsterdam Partners, citato da Bloomberg.com – credo sara’ difficile per mercato mettere a segno buoni rialzi nei prossimi due mesi finche’ le nuvole la situazione non sara’ piu’ chiara”.

Contribuiscono al nervosismo sui mercati, la chiusura del Nikkei al nuovo minimo degli ultimi 19 anni e la debolezza delle borse europee.

I risultati misti per i profitti delle societa’ di retail non portano grande sollievo. Il colosso della distribuzione e blue chip del Dow Jones Wal-Mart (WMT – Nyse) ma sul mercato circolano alcuni rumor secondo cui il gruppo avrebbe previsto per il quarto trimestre un utile per azione all’interno di un range compreso tra 53 centesimi e 55 centesimi – il Consensus attuale e’ di 55 centesimi. A toni chiaroscuri anche le indicazioni di Federated (FD – Nyse).

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C’e’ attesa sul mercato per l’intervento del presidente della Federal Reserve Alan Grespan davanti alla Commissione economica del Congesso a partire dalla 16:00 (le 10:00 ora di New York). Il numero uno della Fed, una settimana dopo l’aggressivo taglio ai tassi d’interesse, testimoniera’ sulle “prospettive dell’economia” dando importanti indicazioni sulla strategia adottata dalla Fed per far fronte alla debolezza della congiuntura. Secondo gli esperti Greenspan oggi potrebbe dichiarare che l’economia Usa e’ pronta per una moderata ripresa il prossimo anno. Alcuni economisti ritengono inoltre che il numero uno della Fed sottolineara’ come la sforbiciata di 50 punti base del 6 novembre sia stata una manovra protettiva alla luce dei forti rischi sul fronte geopolitico.

“Se la situazione e’ cosi’ negativa tanto da aver determinato un taglio dei tassi piu’ profondo del previsto, ritengo che oggi Greenspn dichiarera’ che l’economia Usa ha bisogno di un ulteriore stimolo fiscale” ha dichiarato Jim Glassman, capo economista per la banca d’affari J.P. Morgan Securities.

Tuttavia le aziende sembrano ancora lontane dall’avere fiducia sulle prospettive dell’economia e sui risultati della politica della Fed. Secondo il sondaggio Business Roundtable realizzato su 150 amministratori delegati americani, le aziende continueranno a licenziare e a non aumentare la spesa per nuove infrastrutture il prossimo anno visto che l’economia va avanti a passo di lumava.

“C’e’ nervosismo tra le aziende – ha dichiarato Mark Vitner, senior economist per Wachovia Securities – “vorrebbero credere che la Fed ha agito nella direzione giusta, ma con tutta l’incertezza attuale sulla guerra e sul contengo della regolamentazione contabile, non sembrano nello spirito giusto per attuare un’espansione o cominciare ad assumere nuovi dipendenti”.

IL CASO CITIGROUP
Dopo aver a lungo smentito qualsiasi coivolgimento circa pressioni sugli analisti di Salomon Smith Barney per cambiare il giudizio sulle societa’ seguite, i vertici di Citigroup cominciano a cambiare linea. Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, nel 1999 Sanford Weill, chairman del colosso finanziario e membro del board di AT&T, avrebbe chiesto al famigerato analista telecom Jack Grubman di “rinfrescare” l’analisi dell’operatore tlc. Pur non smentendo la circostanza, Weill ha negato qualsiasi pressione sull’analista per migliorare il giudizio su AT&T. Lo stesso Grubman, di cui sarebbe stata trovata un’e-mail indirizzata a un collega che conferma le pressioni ricevute, ha smentito, affermando che quanto da lui scritto era frutto di pura fantasia al fine di accrescere la sua importanza professionale agli occhi del destinatario. Insomma, una situazione al limite del paradossale.

DA TENERE D’OCCHIO

semiconduttori (sox): la banca d’affari ha alzato il giudizio su National Semiconductor (NSM – Nyse) ma abbassato il rating sulla concorrente Micron (MU – Nyse).

General Electric (GE – Nyse): Secondo il Wall Street Journal, il re degli investitori Warren Buffett avrebbe le carte in regola per essere l’acquirente e probabilmente l’unico vero offerente della divisione assicurativa del colosso industriale. Ma il fatto che Buffett possa essere l’unico ad essere interessato mette in rilievo le difficolta’ finanziarie del mercato, che a quanto pare impediscono alle concorrenti europee attive nel ramo della riassicurazione di presentarsi come eventuali offerenti.

LE ALTRE CATTIVE NOTIZIE DI OGGI

Siemes (SI – Nyse): il colosso tedesco delle comunicazioni ha dichiarato di aver registrato nell’anno fiscale 2002 un calo delle vendite del 3%.Siemens ha inoltre aggiunto di non attendersi una ripresa del business nel 2003, sulla scia delle precarie condizioni. La notizia porta sotto pressione il settore delle comunicazioni come quello delle infrastrutture per tlc e networking.

fibre ottiche (FOP): Credit Suisse First Boston ha sottolineato di essere preoccupata sulla capacita’ di titoli del comparto di mantenere valutazioni ricche, considerata la debolezza dei fondamentali che per la banca d’affari si presentera’ nel medio e nel lungo periodo.
SBC Comminications (SBC – Nyse): UBS Warburg ha tagliato le stime sull’utile per azione dell’operatore telefonico e blue chip del Dow Jones del 2003 da $2,20 a $1,90, al di sotto delle previsioni del consensus a quota $2,17.

Sears (S – Nyse): la banca d’affari Goldman Sachs ha abbassato il rating a Underperform da In-Line in quanto ritiene che il retailer sara’ costretto ad accrescere il piano di accontonamenti su rischi di credito piu’ di quanto sia stato prospettato in passato.

Federated Department (FD – Nyse): la societa’ di distribuzione ha battuto le stime sugli utili ma prevede per il quarto trimestre vendite comparate piatte o in calo del 2%.

Non mancano tuttavia diverse buone notizie sul fronte societario che potrebbero aiutare la performance degli indici

IBM (IBM – Nyse): la banca d’affari JP Morgan e’ nelle fasi finali dell’accordo che darebbe in gestione la maggior parte delle attivita’ di outsorcing al colosso infomatico. L’accordo sarebbe valutato a $5 miiliardi per un arco di tempo di 7 anni. Questo potrebbe pero’ danneggiare EDS (EDS – Nyse) che era una tra candidat piu’ probabili.

Corning (GLW – Nyse): Salomon Smith Barney ha rivisto al rialzo la valutazione del titolo da inline a outperform, spiegando che l’azione della societa’ ha un rischio di ribasso piu’ limitato rispetto agli altri gruppi che appartengono al comparto. La banca d’affari ha aggiunto che il fatturato derivante dalla vendita di lenti a precisione per un valore di $850 milioni ha contribuito a migliorare la liquidita’ di Corning. Salomon ha aumentato l’obiettivo sul prezzo da $2,50 a $3.

Network Appliance (NTAP – Nasdaq): la societa’ di immagazzinamento dati ha riportato utili in linea con le stime di mercato.

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