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WALL ST. PARTE IN ROSSO SU PRESE DI PROFITTO

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Partenza sottotono per il mercato azionario americano, sotto pressione dopo otto giorni di rialzi. Gli operatori sembrano intenzionati a intascare qualche guadagno, con l’S&P 500 che fa fatica a rimanere in territorio positivo dopo aver ritoccato al rialzo i massimi sul 2009.

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Il morale degli operatori e’ inoltre compromesso dalle notizie di una guerra commerciale tra Cina e Stati Uniti, entrambi impegnati a ridurre le importazioni e le esportazioni di pollo e prodotti automobilistici provenienti dall’altro Paese. Le tensioni si intensificano con il summit del G-20 alle porte. L’incontro si terra’ alla fine del mese a Pittsburgh.

Sul fronte societario non si segnalano notizie di particolare rilievo, se si esclude l’interesse manifestato da Deutsch Telekom per Sprint Nextel, secondo quanto riportato dai media. I titoli di quest’ultima balzano del 16%. Intanto Cadburry ha fatto sapere di aver rifiutato l’offerta di Kraft perche’ i soldi messi sul piatto non riflettono il valore reale dell’azienda. Da ieri Johnson & Johnson e’ in trattative per limare di circa $100 milioni il prezzo di $1.5 miliardi per l’acquisto di Elan, dopo la sentenza di un giudice federale.

Ad un anno dal crac di Lehman Brothers, il presidente Obama terra’ un intervento sulla crisi finanziaria intorno a Wall Street, alle 18 italiane circa, nell’ambito del piano al vaglio della Casa Bianca per ridefinre la riforma del sistema bancario. Previsti inoltre gli interventi in materia di politica monetaria di tre esponenti della Federal Reserve.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico arretrano le materie prime. I futures con consegna ottobre cedono $0.56 a $68.73 al barile. Sul valutario, l’euro si indebolisce leggermente nei confronti del dollaro a quota $1.4558. In flessione l’oro, con i futures con scadenza dicembre in calo di $6.80 a $999.60. In ribasso i prezzi dei Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 3.3900% dal 3.3430% di venerdi’.