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WALL ST PARTE IN ROSSO ASPETTANDO LA FIDUCIA

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Avvio in forte calo per i mercati americani, intenzionati a proseguire i ribassi di ieri, sulla scia delle crescenti tensioni sul fronte internazionale e di spunti societari misti.

La Corea del Nord ha lanciato un missile nel Mar del Giappone, provocando uno stato di allerta militare in Corea del Sud. Il segretario di Stato Usa Colin Powell, tuttavia, ha sminuito l’accaduto: non è stato «niente di scioccante né di sorprendente» ha detto. Si tratterebbe, secondo Powell, di «un vecchio sistema d’arma» lanciato in esercitazioni di routine. Il test militare sarebbe stato «innocuo». La notizia ha trascinato in forte ribasso le borse asiatiche.

“Il missile della Corea del Nord non aiuta di certo i mercati – ha detto Edgar Peters, chief investment officer per PanAgora Asset Management Inc – quello attuale continua ad essere un gioco di attesa. Gli investitori aspettano che la situazione si sviluppi ed e’ chiaro che in questo momento nessuno ha volgia di comprare”.

A preoccupare gli investitori, fin da ieri sera, sono poi le dichiarazioni di Saddam Hussein che in un’intervista alla CBS, ha sfidato Bush a partecipare ad un confronto live internazionale e ha nettamente negato che i missili iracheni al-Samoud stiano violando gli ordini dell’Onu precisando che non intende distruggerli o impegnarsi a distruggerli come richiesto dal capo degli ispettori Onu Hans Blix.

Sul fronte macroeconomico, attesi alle 10:00 di New York i dati sulla fuducia dei consumatori di febbraio e sulla vendita di case esistenti di gennaio. Secondo gli esperti, una sorpresa negativa sulla fiducia potrebbe fungere da volano al pessimismo dilagante.

Da segnalare che il prezzo medio del petrolio Opec ieri ha toccato un nuovo record, segnando in apertura di settimana 32,44 dollari per barile (159 litri), dopo 31,84 di venerdì scorso. Lo ha reso noto il Segretariato dell’Opec oggi a Vienna. E’ il prezzo più alto mai toccato dal novembre 2000 a oggi.

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Ecco le notizie societarie che spingono gli investitori ad optare per le vendite:

retail (RLX): la bufera di neve che ha colpito la costa est dell’America ha avuto “effetti devastanti” sulle vendite delle societa’. Questo il responso dell’indice settimanale messo a punto dalla Bank of Tokyo Mitsubishi e da UBS Warburg, da cui si evince che nella terza settimana del mese di febbraio il fatturato ha registrato un calo dello 0,9% e una flessione dell’1,9% su base annuale. Le vendite settimanali sono arrivate a testare un livello inferiore alle aspettative delle principali societa’ e molti gruppi ora ora temono di non riuscire a rispettare le stime anche su base mensile.
Tellabs (TLAB – Nasdaq): la banca d’affari UBS Warburg ha tagliato le stime sulle perdite per azione della societa’ di infrastrutture network da $0,02 a $0,11 per il 2003. Le previsioni sugli utili per il 2004 passano invece da $0,15 a $0,04.
Qwest (Q – Nyse): alcune indiscrezioni riferiscono che diversi membri del management di livello intermedio della societa’ di telecomunicazioni saranno citati in giudizio per il ruolo avuto nei problemi contabili dell’azienda. I rumor riportano che la detta citazione avra’ luogo entro la giornata di oggi.
Nvidia: La banca d’afffari Wedbush Morgan ha tagliato il giudizio sul gruppo di semiconduttori da buy a hold.

Non mancano, comunque, diversi spunti positivi e occasioni di guadagno

Home Depot (HD – Nyse): il colosso del fai da te e una delle blue chip del Dow Jones nel quarto trimestre fiscale del 2002 ha registrato utili di superiori alle aspettative ma in calo del 3,4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Per il 2003 la societa’ ha confermato le previsioni di una crescita del fatturato del 9%-12% e di un incremento degli utili del 9%-14%.
Federated Department (FD – Nyse): il gruppo retail ha battuto di 4 centesimi il consensus degli analisti. Il fatturato ha registrato una flessione del 2,2% a quota $5,02 miliardi, un risultato inferiore alle attese. La societa’ ha inoltre rivisto al rialzo le stime sul terzo trimestre fiscale del 2003, prevedendo un utile per azione compreso tra $3,05 e $3,25, al di sotto, pero’, delle previsioni di Multex pari a $3,38.
Cisco Systems (CSCO – Nasdaq): dopo l’incontro con Westcon, il distributore di network piu’ importante del colosso delle infrastrutture per Internet, la banca d’affari Lehman ha dichiarato che le stime che il gruppo formulera’ nel breve potrebbero essere ottimistiche.
Verisign (VRSN – Nasdaq): la banca d’affari UBS Warburg ha alzato il rating sulla societa’ di software per la sicurezza da ‘Neutral’ a ‘Buy’ sulla base della valutazione.
petroliferi (XOI): la banca d’affari Goldman Sachs ha alzato le stime sugli utili per azione del 2003 per la maggior parte delle societa’ petrolifere integrate di cui copre le analisi. La banca ritiene che il prezzo del petrolio e del gas naturale Usa resteranno al di sopra del livello normale per il 2004. La banca conferma il rating Neutral sul comparto a causa delle incertezze relative alle situazioni in Iraq e Venezuela. I titoli raccomandati da Goldman sono BP p.l.c. (BP – Nyse), TOTAL Fina Elf (TOT – Nyse), ConocoPhillips (COP – Nyse), Murphy Oil (MUR – Nyse) e Sunoco (SUN – Nyse).
El Paso (EP – Nyse): la societa’ energetica ha annunciato di aver realizzato significativi progressi nel piano operativo e finanziario del 2003. Tra questi, ha annunciato di aver raggiunto un accordo per la vendita di asset di gas naturale a Chesapeake Energy (CHK – Nyse) per un valore di $500 milioni.

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