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WALL ST. NERVOSA, STRAPPA UN PICCOLO RIALZO

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Gli operatori hanno mostrato poca convinzione a Wall Street, impegnati a digerire gli ultimi dati a luci ed ombre giunti nelle ultime ore dal comparto societario e dal fronte macro. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0.06% a 8183, l’S&P500 lo 0.35% a 882, il Nasdaq ha guadagnato lo 0.31% a 1752.

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I trader hanno bisogno di nuovi segnali importanti che confermino il miglioramento delle condizioni economiche e possano ripristinare il sentiment positivo sulle possibilita’ di ripresa, cosi’ come quanto avvenuto durante i mesi di marzo ed aprile, permettendo agli indici di risollevarsi di oltre il 30% dai minimi.

La debolezza dei settori retail e farmaceutico ha fatto da contraltare oggi ai numeri fiscali diffusi dal gigante dell’alluminio Alcoa, risultati migliori delle attese. In chiaroscuro invece le cifre diffuse dal Dipartimento del Lavoro che hanno mostrato un calo delle richieste di sussiddio nell’ultima settimana a 565000 unita’, il livello piu’ basso dai primi di gennaio e migliore delle previsioni degli economisti, accompagnato pero’ da un rimbalzo delle richieste continuative a nuovi livelli record.
Il Dipartimento del Commercio ha reso noto invece che le scorte di magazzino all’ingrosso sono scese per il nono mese consecutivo, anche se ad un ritmo inferiore rispetto alle attese, con le aziende che continuano a ridurre la produzione.

In ambito societario, Alcoa, che ha dato il via alla stagione delle trimestrali, ha registrato una perdita fiscale negli ultimi tre mesi meno pesante delle attese, pari a 26 centesimi per azione, escluse le poste non ricorrenti (gli analisti si attendevano un rosso di 38 centesimi), con i tagli alla produzione e alla forza lavoro che hanno aiutato la societa’ a risparmiare. Dopo essere partito al rialzo, il titolo non e’ riuscito a conservare i guadagni, archiviando la seduta con una perdita del 2.20%.

Ben intonate alcune aziende energetiche come ConocoPhillips; Chevron, a mercati chiusi diffondera’ i risultati trimestrali. Lo spider XLE ha chiuso in buon progresso, il petrolio e’ riuscito a chiudere in positivo dopo aver bucato il supporto dei $60 durante le contrattazioni. I futures con scadenza agosto hanno guadagnato 27 centesimi a $60.41 al barile.

Nel settore retail ci son o state molte delusioni in ambito di vendite comparate: Limited Brands, Wet Seal e The Children’s Place Retail Stores hanno tutte faccio peggio del consensus. Persino il gigante Costco Wholesale ha fatto fatica, registrando un calo rispetto all’anno precedente; Wal-Mart ha chiuso in calo dello 0.70%.

Nel comparto farmaceutico, in pesante calo il colosso Merck a causa dello stop operato sullo studio sullo Zetia (farmaco per la cura del colesterolo), per ragioni ancora da chiarire. Sembra che il prodotto in questione si sia dimostrato meno efficace del Niaspan (di Abbott Laboratories).

Sugli altri mercati, sul valutario euro in buon rialzo nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di giovedi’ a New York il cambio tra le due valute e’ di $1.4030. In recupero l’oro. I contratti con scadenza agosto sono avanzati di $6.90 a $916.20. Negativi infine i Titoli di Stato. Il rendimento sui Treasury a 10 anni e’ salito al 3.4130% dal 3.2890% di mercoledi’.