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WALL ST. NERVOSA, SI COMPLICA L’OPERAZIONE CHRYSLER

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Dopo l’avvio caratterizzato da forti acquisti i listini americani hanno ritracciato passando prima in territorio negativo e poi riportandosi nuovamente poco sopra la linea di parita’. A meta’ giornata il Dow Jones guadagna lo 0.18% a 13741, l’S&P500 lo 0.21% a 1514, il Nasdaq sale dello 0.12% a 2643.

Nella fase iniziale i listini avevano recuperato parte delle ingenti perdite riportate nella giornata di ieri in cui e’ stata registrata la peggiore performance giornaliera dallo scorso 13 marzo sulla scia di alcune deludenti trimestrali che hanno evidenziato un indebolimento dei comparti immobiliare e finanziario.

La notizia della posticipazione dell’operazione di Leveraged BuyOut (acquisto di una societa’ tramite una corposa somma presa in prestito o attraverso l’utilizzo di debito) condotta dalla societa’ d’investimenti Cerberus Capital sulla divisione Chrysler di [[DCX]] ha intensificato le paure circa un ulteriore indebolimento del comparto finanziario. Gia’ ieri Countrywide Financial ([[CFC]]) (leader nell’offerta di mutui immobiliari) aveva riportato il maggiore calo di quasi tre anni in seguito ai deludenti risultati fiscali.

A spingersi al rialzo sono Amazon.com ([[AMZN]]) salito di oltre il 26% grazie al bilancio trimestrale migliore delle stime, il colosso aerospaziale Boeing ([[BA]]) (che ha anche migliorato l’outlook per il resto dell’anno) e Colgate-Palmolive ([[CL]]).

La casa farmaceutica GlaxoSmithKline ([[GSK]]) ha riportato utili e ricavi inferiori al consensus ma l’annuncio di un piano di buyback da $25 miliardi ha permesso al titolo di avanzare.

Sono ancora attesi gli aggiornamenti sugli utili da parte di Apple ([[AAPL]]). Ieri l’azione ha ceduto visibilmente terreno a causa dell’annunciato numero di utenti (inferiore alle attese) dei nuovi piani telefonici offerti da AT&T unitamente al telefono palmare iPhone (sviluppato dalla casa di Cupertino appunto).

Deludenti i numeri giunti dal fronte economico. Nel mese di giugno le vendite di case esistenti hanno segnato un calo del 3.8% attestandosi ai peggiori livelli di quasi 5 anni.

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Sugli altri mercati, nel comparto energetico il petrolio ha ripreso a guadagnare terreno. I futures con consegna settembre avanzano di $0.77 a $74.33 al barile.

Sul valutario, l’euro e’ in ribasso nei confronti del dollaro a quota 1.3714. In forte calo l’oro. I futures con consegna agosto vengono scambiati a $673.40 all’oncia (-$11.40). In progresso i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 4.909%.