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WALL ST NERVOSA E PIATTA, MALE IL SETTORE DELLE CASE

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Inizio di settimana nel segno della volatilita’ a Wall Street, con gli indici che hanno terminato la seduta contrastati, ma vicini alla parita’, a causa del nervosismo sulle prospettive economiche ed in vista della riunione sui tassi di mercoledi’ prossimo. Il Dow Jones e’ arretrato dello 0.05% a 11555, l’S&P500 ha chiuso in rialzo dello 0.10% a 1321, il Nasdaq ha guadagnato lo 0.01% a 2235. A bloccare gli acquisti e’ stato anche il ritorno del greggio vicino ai $64.

Le previsioni sono per una decisione unanime, nel prossimo meeting del Fomc, di lasciare invariati i tassi d’interesse al 5.25%. A preoccupare gli investitori sembra pero’ essere il futuro della politica monetaria in un clima di grande incertezza. I segnali provenienti dal fronte inflazionistico sono ancora in chiaroscuro, mentre continua a farsi sempre piu’ evidente il rallentamento economico.

A tal proposito e’ arrivato in giornata l’ennessima conferma del raffreddamento del settore immobiliare, sotto pressione gia’ da diversi mesi e lontano da un possibile recupero. L’Associazione Nazionale dei costruttori ha comunicato che la fiducia degli addetti ai lavori e’ scesa per l’ottavo mese consecutivo, ai peggiori livelli dal febbraio del 1991. Il comparto delle case ha svolto un ruolo fondamentale negli ultimi anni nello sviluppo della maggiore potenza mondiale. I titoli del comparto, tra cui Home Depot e Lowe’s hanno riportato cali del 2% circa.

Il rimbalzo giornaliero del greggio ha poi alzato alcuni dubbi sulla continuazione del sell-off che ha contraddistinto il comparto energetico nell’ultimo mese. I contratti futures con scadenza ottobre sono avanzati di 47 centesimi a $63.80. L’oro nero e’ in una chiara condizione di ipervenduto; e’ probabile che il recupero intraday sia di natura tecnica, considerati il taglio delle previsioni sulla domanda globale e gli alti livelli di produzione.

Sul fronte societario, oggetto di vendita e’ stato il comparto dell’auto, in seguito alla notizia secondo cui i due colossi Ford e General Motors sarebbero entrati in trattative per una possibile unione o alleanza strategica. Sembrerebbe comunque che i dirigenti abbiano gia’ abbandonato l’ipotesi dopo un breve colloquio.

Le migliori performance all’interno del Dow Jones sono state riportate da Caterpillar e Exxon Mobil; a soffrire maggiormente sono stati, oltre ai gia’ citati Home Depot e GM, anche Intel e Merck.

Tra le notizie di M&A, in evidenza Freescale Semiconductor (+6%), il gruppo di chip che ha acconsentito ad essere rilevata da un gruppo di investitori privati per un valore complessivo di $17.6 miliardi.

In forte progresso anche Symbol Technologies (+14%), in seguito alla notizia apparsa sul Wall Street Journal secondo cui potrebbe materializzarsi la vendita del gruppo entro i prossimi giorni.

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Sul valutario, l’euro ha chiuso in rialzo rispetto al dollaro. Nel tardo pomeriggio di lunedi’ a New York il cambio tra le due valute e’ salito a quota $1.2701. In buon recupero l’oro. I futures con scadenza dicembre sul metallo prezioso hanno guadagnato $9.80 a quota $592.80. In leggero calo, infine, i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 4.81% dal 4.7950% di venerdi’.