A un’ora dalla campanella di chiusura sulle borse a New York, non accenna a terminare la pioggia di vendite che ha travolto i listini.
A guidare i ribassi e’ ancora il Nasdaq, che adesso oscilla attorno alla soglia dei 2.100 punti. Male anche il Dow Jones appogiato al supporto dei 10.300 punti.
Verificare aggiornamento indici in tempo reale in prima pagina.
Preso atto della flessione, adesso il mercato si interroga su quanto potra’ durare e i pareri sono controversi.
“Oggi e’ stato un altro giorno non per i mercati – commenta Alan Ackerman, market strategist di Fahnestock & Co. – Se ci sono ancora societa’ che abbassano le proprie stime su utili e ricavi, vuol dire che le preoccupazioni degli investitori non sono campate per aria”.
Chi non perde la speranza per un intervento anticipato sui tassi e’ invece Brian Finnerty, chief market strategist di CE Unterberg Towbin. Secondo Finnerty “se anche domani continuera’ la debolezza dei mercati e’ possibile che la Fed intervenga”.
Fiducioso e anche Alberto Vilar, presidente di Amerindo Investment Advisors, che vede anzi un rally molto vicino. “Gli investitori sono alla ricerca di un pretesto, basterebbe un taglio dei tassi per fare invertire la tendenza in atto, almeno per un po’”.
Sui listini in generale stanno mostrando una tendenza al rialzo il settore della perforazione petrolifera, tabacco, servizi petroliferi, alimentare, giocattoli, assicurazioni sanitarie private.
In calo invece il settore dei servizi per le telecomunicazioni, brokeraggio, bancario, grande distribuzione, trasporti, chip, telecomunicazioni, software, telefonia mobile.