In leggero miglioramento gli indici americani dopo il superindice economico degli Stati Uniti di gennaio. Il dato ha registrato un incremento dello 0,6%, centrando le stime di mercato.
Il listino tecnologico sconta le preoccupazioni degli investitori circa la ripresa dei profitti per le societa’ di tlc e computer. Il mercato teme che tale ripresa non sia cosi’ vicina, dati gli allarmi lanciati dalla societa’ di fibre ottiche Ciena (CIEN – Nasdaq) e dalla compagnia telefonica BellSouth(BLS – Nyse). Pesa inoltre il giudizio negativo di Banc of America su Intel (INTC – Nasdaq).
A sostenere il Dow Jones, General Electrics (GE – Nyse) in guadagno dopo che la banca d’affari Goldman Sachs ha definito GE il titolo migliore del 2002.
Particolare attenzione al titolo di Microsoft (MSFT – Nasdaq), che oscilla sulla parita’ dopo che un giudice federale ha ordinato al gruppo di svelare agli esperti informatici i segreti dei sistemi operativi Windows XP nelle versioni professionali e non.
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Confortante il dato sul Superindice economico, che ha messo a segno un risultato positivo per il quarto mese consecutivo e che lascia pensare che la fase recessiva sia prossima al termine.
A pesare sui mercati, pero’, e’ ancora il dato sui sussidi di disoccupazione settimanali, cresciuti di 10.000 unita’ a quota 383.000 dai precedenti 373.000 (dato invariato dopo revisione). L’incremento e’ stato superiore alle stime degli analisti consultati dall’agenzia di stampa Dow Jones, che si attendevano un aumento di 2.000 unita’.
Positivo, ma per ora poco considerato dagli investitori, il dato sul deficit della bilancia commerciale in dicembre.
Sul fronte societario, a deludere gli investitori, il colosso dei semiconduttori Intel (INTC – Nasdaq), in calo dopo che Douglas Lee, analista della banca d’affari Banc of America ne ha ridotto le stime sugli utili per il 2002, citando l’indebolimento della posizione del gruppo sul mercato.
Perde terreno anche il colosso delle infrastrutture Internet Cisco (CSCO – Nasdaq), in rosso per la quarta seduta consecutiva.
Cattive notizie anche dalla societa’ di fibre ottiche Ciena (CIEN – Nasdaq), che perde oltre l’11% dopo aver lanciato un allarme utili per il fatturato del secondo trimestre. Nel quarto trimestre ha invece battuto le aspettative sugli utili.
Comunicazioni sconfrontanti per il settore tlc arrivano anche dalla compagnia telefonica
BellSouth (BLS – Nyse) che ha tagliato la spesa in conto capitale e ha lanciato un ‘profit warning’ sui risultati del 2002.
Sempre tra i telefonici, occhio al titolo della societa’ telefonica Nextel Communications (NXTL – Nasdaq), che per il quarto trimestre ha annunciato una perdita piu’ grande dello stesso periodo dello scorso anno per l’aumento dei costi. Il gruppo non rivelera’ i risultati per azione fino al 1º aprile, quando presentera’ la sua relazione annuale.
In ribasso il colosso media AOL Time Warner (AOL – Nyse), dopo la notizia che il maggiore azionista istituzionale, il fondo Janus Capital, sta a poco a poco disinvestendo le azioni del gruppo e sembra intenzionato a ridurre – o a eliminare completamente, secondo alcuni – la partecipazione in AOL.
E tutto il settore media e’ in rosso dopo la raffica di ‘downgrade’ da parte della banca d’affari Morgan Stanley . Queste le societa’ colpite dalla sua scure: New York Times (NYT – Nyse), Tribune (TRB – Nyse), Washington Post (WPO – Nyse) e E.W. Scripps (SSP – Nyse).
E continua la saga dei ‘conti dubbi’: oggi e’ il turno della compagnia assicurativa American International Group (AIG – Nyse) in calo dopo aver ricevuto un mandato di comparizione da parte della SEC (Securities and Exchange Commission, organo di controllo USA sui mercati americani), che sta indagando sulle pratiche contabili del gruppo finanziario PNC, in cui AIG aveva alcune partecipazioni.
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