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WALL ST: NASDAQ AI MINIMI A UN ANNO DAI MASSIMI

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Alla soglia di meta’ seduta sulle borse USA, il Nasdaq continua la sua corsa verso il basso, facendo segnare un nuovo minimo intraday a quota 2.062,04 punti. La giornata no del tabellone elettronico arriva proprio alla vigilia dell’anniversario dei massimi storici, toccati il 10 marzo 2000 a quota 5.132,52 punti.

Male anche l’indice Dow Jones, con 25 blue chip su 30 in territorio negativo.

Sul New York Stock Exchange e’ scattato il blocco degli ordini di vendita automatici, una misura preventiva per contrastare l’eccesso di ribasso.

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Dopo un’avvio di settimana segnato dai rialzi, le notizie negative arrivate in mattinata dal fronte macroeconomico e da quello degli utili aziendali hanno contribuito a spingere in giu’ gli indici.

A deludere maggiormente il mercato sono stati i dati sulla disocuppazione, diffusi questa mattina del dipartimento del Lavoro USA, che hanno in pratica soffocato la speranza degli investitori per un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve in anticipo sulla riunione del Federal Open Market Committee, in programma il 20 marzo.

In febbraio negli Stati Uniti il tasso di disoccupazione si e’ attestato al 4,2%, in linea con le previsioni degli analisti.

Il mercato e’ rimasto pero’ particolarmente deluso dal rapporto sulle paghe orarie cresciute dello 0,5% in febbraio, a fronte di una previsione dello 0,3%. Il dato evidenzia una ripresa delle tendenze inflazionistiche ed e’ stato letto dal mercato come un freno all’azione sui tassi della Fed.

“Le condizioni dell’economia USA non sono poi cosi’ cattive come molti avevano anticipato – commenta Kevin Logan, economista di Dresdner Kleinwort Wasserstein – diminuiscono quindi le probabilita’ di un taglio dei tassi prima del 20 marzo”.

Cattive notizie sono arrivate anche dal settore tecnologico, dove al profit warning lanciato nella tarda serata di giovedi’ dal gigante dei micropocessori Intel si sono aggiunti i rumors di borsa che danno Cisco pronta a tagliare il 5% della forza lavoro.

Notizie che hanno messo in allarme gli investitori, come sottolinea Larry Lawler, responsabile del trading di Dreyfus Corp.

“Per tornare ad investire dobbiamo prima vedere un miglioramento nei fondamentali e negli utili delle aziende – dice Lawler – Non penso dunque che le notizie arrivate da Intel ci possano aiutare”.

L’annuncio di Intel ha avuto un impatto importante su tutto il settore dei semiconduttori, dove spicca anche la performance negativa di Motorola a href=qt.cfm?symb=MOT>MOT – Nyse). Diversi analisti, tra cui Brian Modoff di Deutsche Banc Alex. Brown, ritengono che la societa’ non sara’ in grado di ripettare le previsioni di crescita per il trimestre in corso.

Il Philadelphia Semiconductor Index (SOX), e’ in flessione di oltre il 6%.

Tra i principali titoli in movimento in mattinata a Wall Street:

Nel settore infrastrutture per telecomunicazioni:

Cisco Systems (CSCO – Nasdaq) si prepara a tagliare il 5% della forza lavoro, pari a circa 2.400 dipendenti, secondo un rapporto dell’agenzia di stampa Reuters emesso questa mattina . Il titolo perde oltre il 9%.
(Vedi Tlc: Cisco pronto a licenziare 5% forza lavoro

Nel settore semiconduttori:

Intel (INTC – Nasdaq), il maggior produttore mondiale di chip per computer, ha lanciato un ‘profit warning’. Giovedi’ sera, a mercati ormai chiusi, il gruppo ha avvertito che stima un calo del 25% del fatturato nel primo trimestre 2001 rispetto al quarto trimestre del 2000. Il titolo perde quasi il 10,5%.
(Vedi Intel lancia ‘profit warning’ e taglia 5.000 posti

Nel settore Internet:

Jeff Bezos, amministratore delegato di Amazon.com (AMZN – Nasdaq), sarebbe sotto inchiesta da parte della ‘Securities and Exchange Commision’ (SEC) per una vendita sospetta di titoli azionari della sua societa’. Lo riporta il New York Times di oggi. Bezos avrebbe venduto titoli per $12 milioni appena prima la pubblicazione di un rapporto negativo su Amazon da parte della banca d’affari Lehman Brothers. Il sospetto e’ che Bezos fosse venuto a conoscenza del rapporto in anticipo, e che ne abbia approfittato per scaricare azioni che avrebbero poi perso valore. Il New York Times cita anche un non identificato dirigente di Lehman Bros. Il titolo e’ sostanzialmente invariato.

Loudcloud (LDCL – Nasdaq), la societa’ del fondatore di Netscape Marc Andreessen, ha fatto giovedi’ il suo esordio in borsa, scontando pero’ il momento poco positivo per le societa’ Internet. La start-up, che fornisce servizi di automazione delle operazioni Internet, ha lanciato sul Nasdaq 25 milioni di titoli, al prezzo previsto di $6 l’uno. Sono stati raccolti $150 milioni per una valutazione societaria complessiva pari a $440 milioni, un terzo di quanto ci si attendeva a ottobre nell’iniziale progetto di offerta ($1,3 miliardi). Il titolo guadagna oltre il 2,5%.
(Vedi Ipo: Loudcloud paga momento negativo net-company)

Nel settore telefonico:

La banca d’affari Merrill Lynch ha ridotto il suo rating su Motorola (MOT – Nyse) da “buy” ad “accumulate”, rilevando ulteriore debolezza nelle attivita’ semiconduttori, apparecchi portatili e infrastrutture. Il titolo perde oltre il 2,75%.