Convincente rialzo degli indici azionari americani che hanno portato il Nasdaq ai migliori livelli da diversi anni. Il Dow Jones e’ avanzato dello 0.43% a 10720, l’S&P500 dello 0.94% a 1242, il listino tecnologico ha chiuso con un rialzo dello 1.49% a 2220. Ad innescare gli acquisti sono stati i dati macro positivi e il forte calo del greggio.
Per quanto riguarda gli aggiornamenti economici, buone notizie sono emerse dal mercato del lavoro. Nella settimana conclusasi il 12 novembre, le nuove richieste per sussidi di disoccupazioni sono scese di 25 mila unita’ a quota 303 mila. Si tratta del livello piu’ basso degli ultimi sette mesi. Il consensus degli analisti era per un calo piu’ contenuto a quota 320 mila.
Sostanzialmente in linea con le attese i dati sulla produzione industriale di ottobre. L’indicatore e’ rimbalzato dello 0.9% (consensus +1.0%) dal –1.5% registrato a settembre. In crescita anche la capacita’ di utilizzazione degli impianti, salita al 79.5%.
In discesa l’indice Philadelphia Fed, attestatosi a quota 11.5 punti dai precedenti 17.3 e contro un consensus di 15 punti. Una componente dell’indicatore, quella relativa all’indice dei prezzi, ha subito un consistente calo, alleviando I timori di un incremento delle pressioni inflazionistiche.
Ha deluso invece il dato sul settore immobiliare. Nel mese di ottobre, i nuovi cantieri edili negli Stati Uniti sono scesi del 5.6% a un valore annualizzato e destagionalizzato di 2.014 milioni di unita’.Gli economisti si attendevano in media un valore di 2.060 milioni di unita’. In calo anche le licenze di costruzione, diminuite del 6.7% a 2.071 milioni di unita’.
In seguito al rialzo realizzato nella seduta di mercoledi’, dovuto ad un sorprendente calo delle scorte, il petrolio ha ceduto terreno arretrando del 2.6% a quota $56.40 al barile. Ad intensificare gli acquisti nella giornata di mercoledi’ era stata anche la revisione al rialzo da parte dell’OPEC sulle previsioni della domanda glogale per prodotti petroliferi.
Buone le notizie dal fronte societario, in particolar modo quelle relative al comparto tecnologico. Positive le trimestrali di Network Appliance e Brocade System comunicate nell’after hour di mercoledi’, mentre non hanno impensierito piu’ di tanto gli investitori, i numeri deludenti di Applied Materilas.
Notevole la performance giornaliera del colosso informatico Hewlett-Packard, in vista della trimestrale che sara’ comunicata in seguito alla chiusura delle borse. Le attese degli analsiti sono per un EPS di 44 centesimi e ricavi di $22.8 milioni. Walt Disney e’ l’altra societa’ del Dow Jones che riportera’ i risultati finanziari subito dopo la chiusura dei mercati. Il titolo ha chiuso in progresso dello 0.77%.
Ad offrire la migliore prova giornaliera, tra i titoli del Dow Jones, e’ stata General Motors, rimbalzata dai minimi di 18 anni segnati nella seduta di mercoledi’. Alla chiusura delle contrattazioni il titolo ha segnato un +6.06%.
La peggiore fra le blue chip e’ stata invece Altria. Il colosso del tabacco ha dovuto scontare un downgrade della banca d’affari Goldman Sachs da Outperorm a In-Line, in seguito alle previsioni sui tempi di separazione dei principali business piu’ lunghi di quanto anticipato in precedenza. Il titolo ha ceduto quasi il 3%.
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Segnaliamo, infine, che il colosso Internet, Google, ha superato l’importante soglia psicologica dei $400, portandosi ad un picco di $403.81, nuovo massimo storico.
Sugli altri mercati, l’euro e’ in recupero sul dollaro. Nel tardo pomeriggio di giovedi’ a New York il cambio tra le due valute e’ $1.1755. Prosegue il rally dell’oro, schizzato ai massimi di 18 anni. Il futures con scadenza dicembre ha chiuso in progresso di $7.80 a quota $486.90 all’oncia. In rialzo, infine, anche i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 4.46% dal 4.48% di mercoledi’.