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WALL ST.: MARZO PARTE OK CON DATI MACRO E HI-TECH

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La Borsa di New York cambia passo e si regala un avvio di mese con tutti gli indici in territorio positivo. Al termine degli scambi, l’indice Dow Jones ha guadagnato lo 0,89% a 10,678,14 punti mentre lo S&P500 è progredito dello 0,96% a 1.155,97 punti e il Nasdaq dell’1,38% a 2057,80 punti.

A sostenere il mercato – dopo le difficoltà della scorsa settimana – ci hanno pensato una serie di dati macroeconomici come l’indice Ism manifatturiero di febbraio giunto a quota 61,4(sotto le attese di un di 62,0, ma intorno ai massimi da vent’anni) e il sottoindice relativo alle intenzioni delle aziende di assumere personale, salito a quota 56,3: il miglior risultato dal dicembre 1987.

Tra i singoli titoli, registrato il buon andamento dei tecnologici guidati da Cisco Systems (+1,6%) e da Applied Materials (+2,6%), brillante è apparsa la marcia della casa farmaceutica Sepracor progredita del 56,4% dopo avere ottenuto l’approvazione condizionata da parte della Food and Drug Administration di un nuovo farmaco contro l’insonnia.

Malgrado questo balzo, negative le altre farmaceutiche come Medimmune e Universal Health Service (-16,7%). In rialzo anche la società di telefonia Sprint, cresciuta del 5,6% dopo l’annuncio di voler eliminare i titoli relativi alla divisione mobile Pcs Group per semplificare la struttura del gruppo nei confronti degli investitori. Contrastate, nonostante l’andamento generalmente benevolo dei titoli hi-tech, le aziende produttrici di microchip, ferite da un giudizio poco entusiasmante sul settore annunciato da J.P. Morgan Chase. Intel ha raccolto l’1,6% mentre Advanced Micro Devices ha lasciato sul terreno lo 0,7%.