Avvio di seduta debole per i listini americani, che faticano a ritrovare la via dei rialzi in assenza di elementi significativi in grado di catalizzare gli ordini di acquisto. Il Dow Jones cede lo 0.19% a 9982, l’S&P500 lo 0.07% a 1113 e il Nasdaq lo 0.20% a 1917.
Le cifre non brillanti finora emerse dai bilanci societari, i dati fiacchi dal fronte economico e le preoccupazioni sul prezzo del petrolio sono i principali elementi che tengono i listini in trading range, impedendo loro di prendere una direzione precisa.
Non hanno contribuito a migliorare l’umore degli operatori gli aggiornamenti sull’andamento dell’economia reale. Nel mese di agosto il deficit della bilancia commerciale Usa e’ salito del 6.9% (in misura superiore alle attese) a $54 miliardi.
Le nuove richieste di sussidi di disoccupazione la settimana scorsa sono salite di 15.000 unita’ a quota 352.000. Le stime erano per un valore di 340.000. Il mercato del lavo0ro si conferma analogo debole, della ripresa american. A settembre, infine, i prezzi import (escluso componenti petrolifere) sono saliti dello 0.1% e quelli export (escluso componenti agricole) dello 0.2%.
Nel frattempo sono nel complesso incoraggianti (ma non esaltanti) le notizie dal fronte degli utili. Il colosso bancario Citigroup ha pubblicato profitti trimestrali in aumento del 13%, un livello superiore alle attese del mercato. Il fatturato, tuttavia, e’ calato rispetto al trimestre precedente. Bank of America, terzo societa’ bancaria Usa, ha realizzato una crescita dei profitti del 29%, favorita dall’acquisizione di FleetBoston.
Nokia, n.1 al mondo dei cellulari, nel terzo trimestre ha registrato un calo degli utili ma un aumento del fatturato. Per il quarto trimestre il gruppo prevede EPS in linea con le stime degli analisti. Il titolo e’ in rialzo nel preborsa.
Intanto continua a catturare l’attenzione degli operatori il petrolio. Il prezzo del greggio in questo momento guadagna 27 centesimi a $53.91 al barile. A spingere i prezzi energetici, le preoccupazioni che l’offerta sia inadeguata a soddisfare la domanda invernale di combustibile.
Sugli altri mercati, sono in rialzo i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ al 4.04% contro il 4.08% della chiusura di mercoledi’. L’oro guadagna $5.50 a $417.1 all’oncia e il dollaro viene scambiato a 1.2375 contro l’euro.