Apertura in calo per gli indici americani sulla scia delle elezioni di meta’ mandato, che hanno visto i democratici aggiudicarsi abbastanza seggi da prendere il controllo della Camera. Il Dow Jones ([[INDU]]) cede lo 0.27% a 12124, l’S&P500 lo 0.30% a 1378, il Nasdaq e’ in ribasso dello 0.42% a 2366.
Seppur il risultato era ampiamente atteso, gli analisti giudicano il cambio della leadership in un’ottica negativa per l’azionario in quanto tendera’ a produrre un ambiente ostile per i business. Il controllo del Senato resta ancora incerto, mentre si attendono i risultati decisivi degli Stati del Montana e della Virginia.
La vittoria dei democratici avra’ di certo ramificazioni nel settore farmaceutico, in quello energetico e possibilmente anche nell’industria della difesa.
In mattinata il petrolio ha recuperato parte del terreno ceduto nelle passate sessioni, non a sufficienza, comunque, per riconquistare la soglia dei $60. Nei primi minuti di contrattazione, i futures con scadenza dicembre segnano un progresso di 25 centesimi a $59.18 al barile. Alle 16:30 ora italiana verranno comunicati i dati sulle scorte.
Sul fronte degli utili, sono attesi i risultati del colosso delle infrastrutture network Cisco Systems ([[CSCO]]) e di Cablevision ([[CVC]]). Federated Department Stores ([[FD]]) e’ in ribasso a causa della deludente trimestrale, attestatasi a livelli infeiori al consensus. A soffrire e’ anche UTStarcom ([[UTSI]]), azienda produttrice di dispositivi per la comunicazione wireless, per aver posticipato la presentazione del rapporto trimestrale a causa di una revisione sulle pratiche relative alle stock option.
Sorride invece la societa’ della radio satellitare Sirius Satellite Radio ([[SIRI]]), che ha riportato una perdita piu’ contenuta di quella prevista dagli analisti
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Sugli altri mercati, sul valutario, poco variato l’euro nei confronti del dollaro a 1.2753. L’oro arretra di $2.70 a $625.00 l’oncia. In calo i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 4.6210%.