*Marco Bonelli, Managing Director di Raymond James, e’ molto conosciuto tra gli investitori istituzionali e i trader italiani. I suoi commenti quotidiani di meta’ seduta sull’andamento della Borsa Usa (comprese le indicazioni di trading operativo e le posizioni rialziste) non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale di WSI.
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La sessione di oggi si e’ aperta in ribasso, nonostante i dati macro siano risultati superiori alle stime. Inoltre, I.B.M. (IBM), Motorola (MOT) e General Motors (GM) hanno pubblicato utili positivi, mentre i risultati di Pfeizer (PFE) e JP Morgan (JPM) sono stati inferiori alle attese.
Al momento, l’indice Dow Jones e’ in lettera di 46 punti a 10582, il Nasdaq è in ribasso di 18 punti a 2087 e l’S&P500 sta perdendo 6 punti a 1189.
Si stanno distinguendo in negativo i settori linee aeree, semiconduttori, finanziari, “retail” biotecnologia e trasporti.
Essendo venerdi’ giornata di scadenze, sospendiamo la lettura del rapporto “put-call”, poche’ potrebbe venire falsata.
L’indice VIX si trova al livello di 12.72. L’indice ”advance/decline” sta facendo registrare una lettura di -300. I volumi sul NYSE sono di 632 milioni di titoli scambiati.
Per la prima volta questo mese, il mercato ha fatto segnare due sessioni consecutive di rialzo per un guadagno totale di 122 punti tra venerdi’ e ieri. L’indice Dow Jones ha chiuso a quota 10628, ancora 155 punti al di sotto del livello di chiusura del 31/12. L’indice “advance/decline” invece, per far segnare un nuovo massimo relativo, avrebbe bisogno di 2095 “net advances”.
In teoria, il mercato avrebbe gia’ fatto segnare un discreto rialzo dal recente minimo di reazione; potrebbe addirittura essere pronto per un periodo di ritracciamento. Ci attendiamo dunque a breve una serie di prese di profitto, per completare la sequenza da noi auspicata: “minimo di reazione – rialzo – ritracciamento”.
TRADING OPERATIVO:
Ieri pomeriggio, abbiamo deciso di chiudere la nostra posizione su JEF con un discreto profitto, approfittando del rialzo in corso.
Questa mattina, abbiamo invece aperto una nuova posizione rialzista su American Woodmark (AMWD), dopo i dati macro positivi sul settore immobiliare. Il titolo sta rompendo al rialzo in corrispondenza di un’espansione dei volumi. Al momento, AMWD sta guadagnando il 2.4%.
Per quanto riguarda il resto dei nostri titoli, solamente YHOO si trova in rialzo (+1.1%), dopo i risultati trimestrali superiori alle attese. Si stanno distinguendo in negativo i titoli VRSN –1.4%, TXN –1.2% e KLAC –1%. Infine, COH, NVLS e NTAP stanno perdendo lo 0.5% circa, mentre GILD, TWP e NMGA sono pressoche’ invariati.
Vedi decine di small e medium cap in forte crescita segnalate da
WSI nella rubrica Titoli Caldi, una delle 11 sezioni in tempo reale
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DA QUI ALLA CHIUSURA:
Questa sera dopo la chiusura, pubblicheranno i risultati trimestrali le societa’ di Amdocs (DOX), eBay (EBAY), Qlogic (QLGC) e Qualcomm (QCOM), fra le altre.
Domani mattina, saranno pubblicati i dati macro sui “Leading Indicators” e sull’indice della Fed di Philadelphia.
POSIZIONI RIALZISTE:
GILD (APERTA IL 27/9 A $35.80; ATTUALE $33.49; PERF –6.45%)
TWP (APERTA IL 29/9 A $43.65; ATTUALE $50.74; PERF +16.24%)
KLAC (APERTA IL 7/10 A $43.15; ATTUALE $44.79; PERF +3.80%)
TXN (APERTA IL 7/10 A $22.81; ATTUALE $22.21; PERF –2.63%)
NMGA (APERTA IL 23/11 A $68.40; ATTUALE $68.51; PERF +0.16%)
COH (APERTA IL 23/11 A $49.0; ATTUALE $56.26; PERF +14.82%)
NVLS (APERTA IL 3/12 A $29.40; ATTUALE $26.60; PERF –9.52%)
YHOO (APERTA IL 13/12 A $37.65; ATTUALE $37.59; PERF –0.16%)
VRSN (APERTA IL 28/12 A $34.05; ATTUALE $28.94; PERF –15.01%)
NTAP (APERTA IL 7/1 A $30.60; ATTUALE $33.07; PERF +8.07%)
JEF (APERTA IL 13/1 A $37.90; CHIUSA IL 18/1 A $40.15; PERF +5.94%)
AMWD (APERTA IL 19/1 A $46.20; ATTUALE $46.75; PERF +1.19%)
BORSA: WALL STREET GIU’, PESANO TRIMESTRALI DELUDENTI/ANSA
ROMA, 19 gen – Wall Street procede in territorio negativo, appesantita da trimestrali deludenti, come quelle di JPMorgan Chase e Motorola, che alimentano le preoccupazioni circa un rallentamento del tasso di crescita dei profitti aziendali.
In questo contesto, è stato vanificato il supporto all’azionario che pure offrivano oggi i dati congiunturali in programma: i prezzi al consumo a dicembre (-0,1% su base mensile, +0,2% al netto di alimenti e energia) confermano infatti l’assenza di allarme inflazione e la non necessità, quindi, per la Federal Reserve di accelerare nella strategia rialzista dei tassi; quanto alle richieste settimanali dei sussidi disoccupazione, sono scese di 48.000 unità, ovvero il maggior calo da tre anni, a quota 319.000, confermando lo stato di ripresa del mercato occupazionale e confortando sulle prospettive della crescita economica stelle e strisce.
Guardando all’andamento dei singoli titoli, JPMorgan perde 43 cents, a 37,97 dollari. La numero due delle banche Usa ha dichiarato un utile operativo inferiore alle attese degli analisti. Giornata-no anche per la big della telefonia mobile Motorola che cede 91 cents, a 16,52 dollari, dopo aver detto di attendersi utili nel primo trimestre inferiori alle stime degli analisti. Sorride invece Yahoo! Il motore di ricerca balza di 53 cents, a 37,71 dollari, dopo aver comunicato una trimestrale superiore alle attese.
Bene anche Pfizer, in progresso di 31 cents, a 25,61 dollari, dopo aver riportato una trimestrale brillante, con utili più che quadruplicati. Guadagni anche per General Motors: la big dell’auto sale di 14 cents, a 36,91 dollari, dopo aver dichiarato un utile operativo superiore alle attese degli analisti. L’utile netto è invece sceso del 37%.
In calo invece Lucent Technologies, la maggior produttrice Usa di apparati telefonici, che cede 14 cents, a 3,56 dollari, dopo che la sua trimestrale ha deluso le attese degli analisti. Quando sono trascorse circa due ore dall’avvio delle contrattazioni, questa la situazione dei principali indici della Borsa Usa: il Dow Jones scende dello 0,30% (10.596,79 punti), lo S&P 500 perde lo 0,37% (1.191,51) e il Nasdaq scivola dello 0,66% (2.092,10).