Chiusura anticipata per i mercati americani in occasione del ponte di Thanksgiving. La seduta, caratterizzata da bassi volumi, si e’ conclusa con gli indici in progresso: il Dow Jones ha guadagnato l’1.17% a 8829, l’S&P500 lo 0.96% a 896, il Nasdaq e’ avanzato dello 0.23% a 1535. Per l’indice S&P500 si e’ trattato della migliore settimana degli ultimi 34 anni con un rialzo del 12%, grazie alle speculazioni sul fatto che i salvataggi del governo americano riusciranno a far ripartire l’economia. La striscia positiva ammonta a 5 giornate, con una performance complessiva pari a +19%, la migliore in assoluto dal 1993. Resta pero’ negativa la prova mensile: l’indice industriale lascia sul terreno il 5.2%, lo S&P500 cede l’8%, -10.8% per il listino hi-tech.
Ad occupare la scena in giornata e’ stato il comparto delle vendite al dettaglio. Il “Black Friday” (venerdi’ seguente il Giorno del Ringraziamento) apre ufficialmente il periodo dello shopping natalizio, quest’anno particolarmente debole, stando alle previsioni degli analisti, a causa della crisi che ha messo in ginocchio l’economia globale.
Gli operatori temono che gli sconti applicati dalle aziende del settore possano infatti rivelarsi insufficienti a far ripartire gli acquisti delle famiglie americane in un clima economico che resta debole. “La stagione sara’ veramente difficile” ha affermato Alan Gayle, senior investment strategist di Ridgeworth Capital Management. “Tuttavia sembra che le notizie negative siano gia’ scontate nell’attuale valutazione dei listini”.
Il prossimo weekend sara’ cruciale per valutare il sentiment dei consumatori, la cui spesa rappresenta un catalizzatore fondamentale dell’economia a stelle e strisce, in un periodo in cui il Paese continua a pagare gli effetti di quella che e’ stata definita la peggiore crisi finanziaria dai tempi della Grande Depressione. Lo spider del comparto retail ha archiviato la seduta in ribasso del 2.1%, in controtendneza rispetto al resto del mercato.
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Tra i singoli titoli del comparto, ha riportato solidi rialzi la famosa catena commerciale Macy’s, mentre hanno chiuso in calo i colossi retail Wal-Mart e Target e la societa’ leader nell’elettronica di consumo Best Buy.
Tra i titoli del Dow Jones, il miglior progresso e’ stato realizzato dal gruppo finanziario Citigroup, che continua a beneficiare dell’euforia originata dal piano d;investimento da parte del governo annunciato all’inizio della settimana. Molto bene anche General Motors, che nei prossimi giorni dovra’ convincere il Congresso Usa a stanziare i fondi per evitare la bancarotta. GM e’ avanzato del 9%, la sorella-rivale Ford ha effettuato un balzo del 25%.
Nel settore hi-tech, in calo Nokia dopo aver annunciato l’uscita dal mercato giapponese. In ribasso anche Research In Motion a causa dei primi commenti negativi espressi sul nuovo smartphone Storm della linea BlackBerry. Nel comparto minerario, vendite su ArcelorMittal in seguito all’annuncio relativo alla riduzione della forza lavoro.
Nel settore energetico, alcune pressioni di vendita hanno interessato Exxon Mobil, in calo di quasi l’1%, a causa del ritracciamento del greggio sui livelli di maggio 2005 nonostante la possibile riduzione dell’output da parte dell’Opec che si riunira’ durante il weekend al Cairo.
Sugli altri mercati, sul valutario, ritraccia l’euro nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di venerdi’ a New York il cambio tra le due valute e’ di 1.2692. In rialzo l’oro: i futures con consegna febbraio sul metallo prezioso hanno guadagnato $7.70 a $819.00 l’oncia. In progresso i Titoli di Stato Usa. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 2.9570% dal 3.0010% di mercoledi’.
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