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WALL ST: LAVORO E HIGH TECH SPINGONO I BUY

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A meta’ seduta, gli indici rimangono positivi sull’onda delle buone notizie provenienti dal fronte economico. Il Dow Jones guadagna lo 0.63% a 10260 e il Nasdaq, piu’ frizzante, l’1.31% a 1985.

Hanno contribuito a diffondere il buonumore questa mattina gli ultimi dati sul mercato del lavoro americano, pubblicati dal Dipartimento del Lavoro. Nel mese di maggio, il numero di nuovi occupati nel settore non agricolo Usa e’ salito di 248.000 unita’, contro le attese di un incremento di 225.000. Sono state riviste, inoltre, le cifre relative ai mesi di marzo e aprile, che insieme aggiungono ulteriori 74.000 nuovi posti. In linea con le previsioni, invece, il tasso di disoccupazione, che rimane stabile al 5.6%.

Gli economisti hanno guardato da vicino i due dati, ritenuti cruciali per trarre utili indicazioni sulle prossime mosse della Federal Reserve in tema di politica monetaria. E’ ormai ritenuto quasi scontato un aumento di 25 punti base dei tassi di interesse gia’ in occasione del meeeting di giugno. A tal proposito, ricordiamo che i future sui fed fund assegnano una probabilita’ del 100% a tale manovra gia’ da alcuni giorni. Il contratto ritiene, inoltre, probabili ulteriori incrementi ad agosto e settembre.

Tra le blue chip del Dow Jones, il maggior rialzo lo registra Intel, spinto al rialzo dall’aumento delle previsioni annunciato giovedi’ sera. Il colosso dei semiconduttori guadagna quasi il 3% e trascina al rialzo l’intero comparto dei chip, con l’indice di settore a +1.92%. In buon progresso anche AIG, Boeing, Walt Disney, General Motors, Honeywell, McDonald’s e Pfizer. In rosso, invece, Caterpillar, Johnson&Johnson ed Exxon-Mobil.

Dal fronte societario, inoltre, e’ da segnalare il balzo di General Mills (+4%) sull’onda di voci di una possibile acquisizione da parte di Nestle’ per un possibile importo di $22 miliardi. Entrambe le societa’ hanno rifiutato di rilasciare commenti in proposito. [Vedi decine di azioni in movimento segnalate da
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Sugli altri mercati, il dollaro e’ piuttosto volatile, sull’onda di dati macroeconomici solidi, ma inferiori alle aspettative di alcuni trader. Il cambio contro l’euro e’ a $1.2256.
Il petrolio, all’indomani della decisione dell’Opec di aumentare le quote di produzione di greggio nella misura di 2 milioni di barili al giorno nell’immediato futuro e di ulteriori 500 mila barili ad agosto, e’ in ribasso. Il future con scadenza a luglio cede 66 centesimi a $38.62 al barile. I titoli di Stato, infine, sono in ribasso con il rendimento del Treasury a 10 anni al 4.73%.