Il cattivo dato sulle vendite al dettaglio diffuso in mattinata ha spinto giu’ i listini azionari americani che al giro di boa segnano un ribasso medio di circa 3 punti percentuali. Gli ultimi aggiornamento macroeconomici hanno evidenziato una contrazione delle vendite al dettaglio nel mese di dicembre nettamente superiore alle attese. Le famiglie americane, alle prese con la recente ondata di licenziamenti, continuano pertanto ad avvertire il peso della recessione, mirando le spese, sempre piu’ concentrate su beni di prima necessita’.
Gli operatori si attendevano dati poco incoraggianti per la stagione delle festivita’, ma l’ultimo rapporto ha segnalato una tendenza dei consumatori peggiore delle attese piu’ pessimiste. Il sesto calo mensile consecutivo era inevitabile considerati l’elevato livello di disoccupazione, la continua riduzione dei prezzi degli immobili e il limitato accesso al credito.
A preoccupare gli investitori e’ stato anche l’allarme lanciato dal colosso bancario Deutsche Bank su possibili perdite pari a $6 miliardi nell’ultimo trimestre fiscale, notizia che sta trascinando il titolo in ribasso del 9%. HSBC Holdings, altro gigante europeo, cede anch’esso il 9% circa a causa di una nota diffusa da Morgan Stanley in cui si legge che la societa’ potrebbe necessitare di una nuova infusione di capitali per $30 miliardi e dimezzare il dividendo. Pesante anche Citigroup, giu’ -18%, per via della forte incertezza sul futuro della banca newyorchese.
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Al di fuori del comparto finanziario, luci accese su Yahoo!: il gigante media online ha nominato nella tarda serata di ieri Carol Bartz nuovo Ceo. L’azione si muove in modesto progresso dopo essere avanzata del 3% nel preborsa. In controtendenza la famosa catena retail del lusso Tiffany’s, che durante la stagione delle festivita’ ha riportato un calo del 21% delle vendite anno su anno.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico, in flessione il petrolio dopo il rilascio dei dati sulle scorte. I futures con consegna febbraio segnano un ribasso di $1.08 a $36.70 al barile. Sul valutario, euro in lieve ribasso nei confronti del dollaro a quota 1.3168. Arretra l’oro a $814.70 l’oncia (-$6.00). In progresso i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 2.1860%.