Il dato superiore alle stime della fiducia Michigan e’ riuscito ad oscurare le notizie negative della seduta solo per pochi minuti. Dopo aver azzerato le perdite virando in territorio positivo, il Dow e’ tornato a perdere, seppur lievemente. Il Nasdaq ha limitato i cali per poi ritornare a cedere.
D’altronde la buona performance della fiducia era stata gia’ scontata dai mercati. Nelle sedute precedenti molti analisti si erano dimostrati ottimisti sull’esito dell’indicatore.
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Da segnalare che prima dell’inizio delle contrattazioni sono stati diffusi gli indicatori relativi alle scorte di magazzino , ai prezzi alla produzione e alla produzione industriale. I tre dati hanno messo nuovamente in luce la precarieta’ dello stato congiunturale.
Preoccupante si e’ rivelato il dato relativo alle scorte, cresciute a settembre dello 0,5%, al di sopra delle stime. Si tratta dell’incremento piu’ significativo degli ultimi due anni, causato dalla forte flessione delle vendite. Le vendite totali sono scese dello 0,5% a settembre. Il rapporto vendite/scorte metterebbe tuttavia in luce che a questo livello le scorte non rappresentano ancora un problema.
Superiore alle stime l’indicatore sui prezzi alla produzione, cresciuto dell’1,1%. Per gli economisti tuttavia negli Usa il rischio dell’inflazione e’ ancora lontano. Negativo anche il dato sulla produzione industriale di ottobre, calata a ottobre dello 0,8% contro il –0,3% stimato.
A cio’ si sono aggiunte le notizie provenienti dal fronte societario che non promettono nulla di buono. Sotto i riflettori il calo dei semiconduttori (SOX – Nyse). Il comparto e’ stato colpito dal giudizio negativo di Merrill Lynch che ha bocciato con un “sell” alcune societa’ di chip tra cui il colosso Intel (INTC – Nasdaq). A zavorrrare i mercati la cautela sul quarto trimestre manifestata dal numero uno del colosso informatico Dell (DELL – Nasdaq), che ha comunicato alla fine della seduta di giovedi’ utili in linea con le stime. Sul Dow si mette in evidenza la flessione di General Electric (GE – Nyse), colpita da un giudizio negativo di J.P. Morgan.
Gli investitori sono preoccupati anche sull’allarme lanciato dall’Fbi relativo alla possibilita’ di nuovi attacchi terroristici.
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