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WALL ST. INVERTE ROTTA, DOW AI MINIMI DI 11 ANNI

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Dopo essere partiti al rialzo, sulle notizie di nuovi interventi del governo a supporto del settore bancario, i listini americani hanno virato in rosso appesantiti dal calo dei titoli tecnologici e del settore industriale. Il Dow Jones e’ scivolato ai minimi dal 1997, l’indice S&P500 ha rotto il supporto dei minimi dello scorso 20 novembre. La banca Morgan Stanley ha annunciato che il deterioramento economico erodera’ gli utili delle aziede hi-tech sulla scia della ridotta spesa capitale.

Hewlett-Packard, Apple, Intel e Google segnano ribassi superiori ai 3 punti percentuali; tra i componenti dell’indice industriale male la conglomerata industriale General Electric (-5%), il colosso dell’alluminio Alcoa e il gigante dei macchinari per le costruzioni Caterpillar.

“Gli investitori ancora non sono sicuri, sentono che gran parte dei problemi sia ancora da risolvere” ha affermato Mike Ryan, analista di UBS Financial Services. “La principale preoccupazione resta incentrata sulla durata della recessione”.

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A guidare al rialzo il mercato nei minuti iniziali di contrattazione erano state le notizie secondo cui il governo americano non effettuera’ la totale nazionalizzazione delle banche in difficolta’ come invece era stato lasciato intendere da alcuni esponenti del Senato lo scorso venerdi’, ma potrebbe comunque rilevare alcune quote degli istituti.

A portare una ventata di ottimismo era stato anche il documento congiunto del Dipartimento del Tesoro, del Board della Federal Reserve, della FDIC (Federal Deposit Insurance Corporation), e di altri istituti di controllo (Office of the Comptroller of the Currency e Office of Thrift Supervision), in cui si legge il pieno supporto al sistema bancario per garantirne le funzione principali. Il governo assicurera’ che le banche avranno capitale e liquidita’ sufficienti a fornire i prestiti necessari per ripristinare la crescita economica.

Da quanto si apprende da un articolo apparso sul Wall Street Journal, Washington rilevera’ una quota compresa tra il 25% e il 40% di Citigroup (che non verra’ dunque interamente nazionalizzata); Kenneth Lewis, CEO di Bank of America, ha invece diffuso una nota ai dipendenti, durante il weekend, che ha placato i timori di un intervento significativo del governo sulla banca. Al momento i due titoli avanzano rispettivamente dell’8% e del 5%.

Tra gli altri titoli, tonfo del gruppo assicurativo Humana (-23%) che accusa la nuova proposta del governo per un aumento dei costi per le societa’ che sovvenzionano la copertura di assistenza sanitaria degli anziani. Nel comparto automobilistico, Ford ha trovato un accordo con i sindacati sul nuovo contratto di lavoro collettivo. Il titolo sale del 10% circa, General Motors guadagna il 4.5%.