A circa due ore dalla chiusura delle contrattazioni, i mercati Usa appaiono destinati ad archiviare in negativo la quinta seduta consecutiva.
Sul Dow Jones, che oggi e’ sceso sotto la soglia psicologica degli 8.400 punti per la prima volta dal 9 agosto, e’ in effetto blocco degli ordini automatici di vendita, una misura per evitare gli eccessi di ribasso.
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A pesare sugli indici sono le sconfortanti notizie provenienti dai fronti societario e macroeconomico. Alle preoccupazioni su Intel (INTC – Nasdaq) e Citigroup (C – Nyse), che avevano determinato l’apertura fortemente negativa dei mercati, si sono aggiunti poi i timori per la debolezza della ripresa economica, evidenziata dal dato sull’ISM manifatturiero di agosto, che si e’ attestato a quota 50,5, appena mezzo punto sopra l’importante linea di demarcazione tra espansione e contrazione. Da segnalare in particolare la pessima perfomance del sottoindice relativo ai nuovi ordini.
Contribuiscono a deprimere gli investitori, il crollo dell’indice giapponese Nikkei, che ha toccato i minimi degli ultimi 19 anni, e la rinnovata debolezza del dollaro nei confronti dell’euro.
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