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WALL ST: INFLAZIONE SU, MALE L’ATTIVITA’ MANIFATTURIERA

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I deludenti dati macro diffusi prima dell’apertura, che hanno evidenziato un’impennata dell’inflazione e un rallentamento dell’attivita’ manifatturiera, hanno innescato le vendite in fase di apertura trascinando al ribasso i listini. Il Dow Jones arretra dello 0.18% a 12.111, l’S&P500 dello 0.09% a 1385, il Nasdaq e’ in ribasso dello 0.03% a 2371.

A cancellare l’ottimismo dell’ultima ora sono stati gli ultimi aggiornamenti economici che hanno confermato un balzo delle pressioni inflazionistiche associato ad un calo della crescita nel comnparto manifatturiero.

A febbraio i prezzi alla produzione sono saliti dell’1.3%, ben oltre le attese; in forte progresso anche il dato “core” avanzato il doppio delle stime (0.4% contro 0.2%). L’Empire State Index, l’indicatore che monitorizza l’andamento dell’attivita’ manifatturiera nell’area di New York, e’ crollato a 1.9 punti dopo essere salito di 24.4 nel mese precedente.

Migliori i dati sul comparto del lavoro, con le nuove richieste per sussidi di disoccupazione in calo, troppo poco pero’ per far proseguire i listini sulla strada dei rialzi. Continua dunque l’elevata volatilita’ di ieri che ha visto l’indice industriale arretrare di 136 punti, sotto la soglia dei 12000, per poi chiudere la seduta con un rialzo di 57 punti.

Gli operatori si interrogano sui possibili effetti che la crisi del mercato dei mutui potra’ produrre in ambito di consumi ed investimenti e soprattutto se il mercato abbia pienamente scontato tali effetti con la recente correzione.

Sul fronte societario, dopo le trimestrali positive di Goldman Sachs ([[GS]]) e Lehman Brothers ([[LEH]]) che hanno evidenziato una buona copertura contro i rischi di default nell’ambito dei mutui ipotecari, in giornata e’ arrivata quella contrastata di Bear Stearns ([[BSC]]) con profitti migliori delle attese ma ricavi leggermente inferiori.

Sul piano internazionale, gli indici hanno recuperato parte delle perdite della seduta precedente, spinti dalla buona chisuura di Wall Street. Il Nikkei 225 e’ rimbalzato dell1.1% a Tokyo l’indice FTSE 100 e’ salito dell’ 1.2% a Londra.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico il greggio e’ in lieve rialzo dopo che l’OPEC ha deciso di lasciare invariata l’attuale produzione. Nei primi minuti i futures con consegna aprile segnano un progresso di 12 centesimi a $58.28 al barile. Sul valutario l’euro e’ stabile rispetto al dollaro a quota 1.3231. L’oro e’ in recupero: i contratti sul metallo prezioso avanzano di $4.20 a $646.70 l’oncia. In calo i titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 4.53%.