*Marco Bonelli, Managing Director di Raymond James, e’ molto conosciuto tra gli investitori istituzionali e i trader italiani. I suoi commenti quotidiani di meta’ seduta sull’andamento della Borsa Usa (comprese le indicazioni di trading operativo e le posizioni rialziste) non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale di WSI.
_______________________________________
L’apertura di oggi e’ stata pressoche nvariata. Sono risultati sorprendentemente positivi i dati sulle vendite “same stores”. Il dato macro sull’indice ISM e’ stato pubblicato al di sotto delle stime, al 54.4%. Il prezzo del greggio e’ tornato in territorio positivo vicino ai $72 al barile.
Al momento, l’indice Dow Jones e’ in denaro di 32 punti a 11200, il Nasdaq guadagna 13 punti a 2192 e l’S&P500 e’ in rialzo di 6 punti a 1276.
L’indice “advance/decline” sta facendo registrare una lettura di +1250.
L’indice VIX e’ al livello di 15.26.
Possitive le performances dei settori alluminio, biotecnologia, grandi magazzini e servizi per la telecomunicazione mobile; in ribasso invece oro, linee aeree e cartacei.
I volumi sul NYSE sono di 702 milioni di titoli scambiati.
TRADING OPERATIVO:
Questa mattina, SSTI sta guadagnando il 4%, mentre FILE perde lo 0.5%.
Vedi decine di small e medium cap in forte crescita segnalate da
WSI nella rubrica Titoli Caldi, una delle 8 sezioni in tempo reale
riservate agli abbonati a INSIDER. Se non sei gia’ abbonato, clicca sul
link INSIDER
DA QUI ALLA CHIUSURA:
Domani mattina, saranno pubblicati i dati macro sul lavoro e sugli ordinativi industriali.
POSIZIONI RIALZISTE:
SSTI (APERTA IL 29/12 A $5.16; ATTUALE $3.87; PERF. –25.00%)
FILE (APERTA IL 25/1 A $27.35; ATTUALE $25.91; PERF -5.27%)
BORSA: WALL STREET POSITIVA, OK RETAIL E TELEFONICI /ANSA
Wall Street procede su rialzi frazionali al traino di dati congiunturali positivi sul fronte dello scenario inflazione che attenuano i timori relativi al proseguire del trend rialzista dei tassi da parte della Federal Reserve. Proprio questa eventualità ha portato gli indici Usa a chiudere maggio con la peggior performance mensile da circa due anni.
Oggi il mercato è invece rasserenato dal dato sul costo del lavoro unitario, comunicato assieme alla produttività nel primo trimestre, attestatosi al +1,6%, ovvero sotto le attese degli analisti (+1,8%). Anche la produttività dei lavoratori è cresciuta nel primo trimestre sotto le previsioni: +3,7% a fronte delle stime medie di +3,9%. Altri dati congiunturali sono inoltre giunti oggi a supportare uno scenario benigno sul fronte inflazione: le richieste settimanali di sussidio disoccupazione hanno registrato un incremento inaspettato di 7.000 unità, a 336.000 e l’indice Ism manifatturiero è sceso a 54,4 a maggio da 57,3 di aprile. Gli economisti si attendevano un 55,7.
Gli indici Usa sono anche spinti dal dato confortante relativo alle vendute registrate a maggio dalla grande distribuzione: secondo il rapporto dell’International Council of Shopping Centers le vendite sono salite lo scorso mese del 4,2%. In luce quindi tutto il comparto retail, ma si distingue in particolare J.C. Penney che balza di 2,71 dollari, a 63,55 dollari dopo aver riportato a maggio un’impennata delle vendite dell’11%. Bene anche il comparto della telefonia dopo l’upgrading ricevuto da AT&T. Lo speciale sottoindice brilla all’interno dello S&P 500 salendo dell’1,7%.
Il colosso della telefonia Usa, spinto dal report positivo degli analisti di Cibc World Markets, mette a segno un progresso di 63 cents, a 26,69 dollari. Sorride anche la big del comparto alimentare H.J. Heinz, che sale di 27 cents, a 42,62 dollari, dopo aver annunciato un piano di riduzione dei costi, un ‘operazione di buy back per un controvalore di 1 miliardo di dollari e un aumento del dividendo annuale. Il maggior produttore mondiale di ketchup, rispondendo alla pressione messa dall’investitore multimiliardario Nelson Petz a migliorare il ritorno per gli azionisti, ha detto che eliminerà 2.700 posti e venderà o chiuderà 15 impianti per risparmiare 355 milioni di dollari. Il dividendo annuale aumenterà inoltre del 17%, a 1,40 dollari per azione.
Sotto i riflettori anche Ciena, che avanza del 2,3%, a 4,40 dollari, trainando i guadagni dello S&P 500. La big del networking telefoni e dati ha comunicato un break-even nel secondo trimestre fiscale e ha detto che le vendite nel terzo trimestre saliranno tra il 7 e il 10% rispetto al secondo, raggiungendo quota 140,4 milioni contro le attese di 137,8 milioni di dollari. Giornata-no invece per Novell, in caduta del 14%, a 6,66 dollari, per il maggior scivolone nello S&P 500. Il provider di networking software ha stimato vendite per il terzo trimestre fiscale nel range di 239-247 milioni di dollari, inferiori alle attese medie degli analisti di 289,9 milioni di dollari.
Questo l’andamento dei principali indici della Borsa Usa quando sono trascorse poco più di due ore dall’avvio delle contrattazioni: il Dow Jones sale dello 0,37% (11.210,01 punti), lo S&P 500 avanza dello 0,58% (1.277,41) e il Nasdaq è in progresso dello 0,74%.