Dopo un timido tentativo di ripresa, a meta’ seduta i listini americani sono in lieve ribasso negativi sull’onda delle preoccupazioni per le tensioni geopolitiche in Medio Oriente e il rincaro del greggio. Il Dow Jones perde lo 0.20% a 10168 e il Nasdaq lo 0.47% a 1977.
Continuano ad impensierire gli operatori le minacce di nuovi attentati terroristici e le implicazioni che questi potrebbero avere. L’attentato del fine settimana in Arabia Saudita, costato la vita a 22 persone e rivendicato da Al Quaeda, ha alimentato i timori su possibili interruzioni nell’offerta di petrolio dalla regione. Gli analisti, inoltre, avvertono che i continui rincari del greggio potrebbero rallentare la ripresa economica mondiale. Il future con consegna a luglio e’ al momento in rialzo di $1.22 a $41.10, dopo essersi spinto al massimo storico di $42 al barile.
Non hanno contribuito a riportare l’ottimismo le notizie provenienti dal fronte macro. Nel mese di maggio, l’indice Ism per le attivita’ manifatturiere e’ salito a 62.8 dai 62.4 del mese precedente. La componente sull’occupazione inclusa nell’indicatore e’ aumentata a 69.4, i massimi dall’aprile 1979, da 67.1. In crescita, inoltre, anche dato sulle spese per le costruzioni, che nel mese di aprile si e’ attestato a +1.3%, contro le stime di un +0.4%.
A livello societario, da segnalare l’annuncio dell’acquisizione da parte di General Electric di BHA Group Holdings. L’operazione fa parte del piano strategico della conglomerata industriale di espansione nel business del servizi ambientali.
Tra le blue chip del Dow Jones, guidano la classifica dei rialzi Altria, Merck & Co. ed Exxon-Mobil. In rosso, invece, AIG, IBM, Microsoft, Home Depot e Wal-Mart. [Vedi decine di azioni in movimento segnalate da
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Sugli altri mercati, il dollaro e’ in modesto ribasso sull’euro, con il cambio tra le due vaulte a $1.2218. Il future sull’oro, dopo essersi spinto a $399.80 all’oncia, ripiega e perde $0.50 a $394.60. I titoli di Stato, infine, sono in flessione: il rendimento del Treasury a 10 anni sale a 4.73% dal 4.65% della chiusura di venerdi’, spinto dai dati sull’andamento del comparto industriale Usa.