A meta’ seduta gli indici americani sono in terreno in positivo. Il Dow Jones guadagna lo 0.04% a 10447 e il Nasdaq lo 0.45% a 2024. In modesto rialzo anche l’S&P 500, che sale dello 0.08% a 1142.
In mattinata sono stati diffusi alcuni importanti indicatori macroeconomici. Gli operatori hanno guardato con particolare attenzione a questi dati nel tentativo di trarre indicazioni sulle prossime mosse della Federal Reserve. Ricordiamo che il 30 giugno la banca centrale americana si riunira’ per decidere se e di quanto aumentare i tassi d’interesse. Il mercato si aspetta un incremento del costo del denaro pari a 25 punti base.
Nel primo trimestre 2004 la crescita del Pil e’ stata rivista al ribasso dal 4.4% al 3.9%. Il rallentamento, secondo gli operatori, e’ dovuto a un calo delle esportazioni e alla netta flessione delle spese in infrastrutture e software. E’ invece cresciuto piu’ del previsto il deflattore, che fornisce una misura sull’andamento dei prezzi. Il dato ha registrato un aumento del 2.9% contro le attese di un +2.6%.
Rimane, comunque, l’ottimismo per lo stato della ripresa economica. Gli analisti si aspettano che il PIL continui a crescere a un solido tasso di circa il 4% nei prossimi trimestri. In generale, il pronostico di crescita per il 2004 e’ di un +4.6%. Se tali previsioni fossero vere, si tratterebbe della maggior espansione dal +7.2% registrato nel 1984.
E’ risultato migliore delle attese il dato definitivo sulla fiducia dei consumatori elaborato dall’Universita’ del Michigan. A maggio e’ salito a 95.6 contro i 95 punti stimati.
Molto positivo anche il dato sulle vendite di case esistenti negli Stati Uniti. Nel mese di maggio l’indicatore ha registrato un aumento del 2.6% a 6.8 milioni di unita’. Il dato pronosticato era di un incremento a 6.5 milioni.
Prosegue nel frattempo la stagione degli utili. Nell’after hour di giovedi’ ha riportato risultati trimestrali migliori delle attese Nike. Il colosso degli articoli sportivi sta guadagnando il 4%.
Passando al fronte societario, le indagini in corso su sospetti pagamenti di tangenti da parte della societa’ della difesa Titan potrebbe mettere in pericolo il procedimento di fusione in corso con Lockheed Martin.
Tra le blue chip del Dow Jones, i migliori guadagni le registrano Alcoa, Home Depot, JP Morgan Chase, SBS Communications e Verizon. In buon progresso anche Boeing. Il colosso aerospaziale gaudagna quasi il 2% sulla scia dei commenti positivi di una banca d’affari. Sotto pressione, invece, Honeywell, Johnoson & Johnson, Merck & Co e Pfizer. [Vedi decine di azioni in movimento segnalate da
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A livello di settore, sono in positivo compagnie aeree, semiconduttori, network, Internet e chimico. In rosso il comparto farmaceutico.
Sugli altri mercati, il dollaro e’ in lieve ripresa sull’euro a $1.2143. Pesa sulla valuta unica un inaspettato calo della fiducia delle imprese tedesche. La forza del biglietto verde penalizza l’oro che perde $1.20 a $401.40 all’oncia dopo il rally di mercoledi’. Il metallo prezioso resta, tuttavia, sopra la soglia psicologica dei $400.
Il petrolio e’ in netto ribasso sull’onda della fine dello sciopero dei lavoratori del settore petrolifero in Norvegia. Sindacati e governo hanno finalmente trovato un accordo. Il future con scadenza agosto perde 51 centesimi a $37.42.
Sono in lieve flessione i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ al 4.65%.